I lavori dimenticati in via Duomo, brutta cartolina per Brindisi
Giungono al giornale segnalazioni sulla vicenda dei lavori di ristrutturazione della pavimentazione in basolato di via Duomo, ridotto in condizioni pietose. Si trattava lavori ritenuti dalla stessa amministrazione comunale assolutamente necessari
BRINDISI - Giungono al giornale segnalazioni sulla vicenda dei lavori di ristrutturazione della pavimentazione in basolato di via Duomo, ridotto in condizioni pietose. Si trattava lavori ritenuti dalla stessa amministrazione comunale assolutamente necessari e non più rinviabili per la condizione di degrado della strada, a causa delle tante sconnessioni ed avvallamenti esistenti, che giornalmente mettevano e mettono a dura prova la capacità di equilibrio dei pedoni, dei ciclisti e degli automobilisti che la percorrevano. Con grave pericolo della loro incolumità fisica.
Ma anche per le difficoltà aggiuntive determinate in caso di pioggia, dalla formazione di larghe pozzanghere di acqua, che spesso viene schizzata dalle auto in transito sui cittadini e turisti, che si trovano a percorrere via Duomo. Per eseguire i lavori, nel lontanissimo 2013, fu indetta una gara, al termine della quale il dirigente i lavori con determinazione n. 326 del 1° agosto 2013 dichiarava l’aggiudicazione definitiva della gara e quindi l'imminenza dell'inizio dei lavori.
Naturalmente come è evidente i lavori non sono mai iniziati. Quando la situazione diventava assolutamente insostenibile, si è pensato di mettere una “ pezza” spalmando abbondante catrame sulla pavimentazione, che non ha certamente risolto i problemi ma ha peggiorato lo stato del decoro e i connotati tipici delle strade del centro storico. Replicando quanto è stato fatto, per esempio, in via Porta Lecce, in piazza Vittorio Emanuele II, ma un po' dappertutto nel centro storico.
In molti, a proposito della gara, temono che alla fine non se ne farà niente, e che tutto possa ulteriormente peggiorare, così come accade da tempo per il basolato dei corsi, continuamente frantumato in mille pezzi da veicoli pesantissimi, senza che nessuno senta il dovere di intervenire, per evitare questo danneggiamento continuo e assicurare un livello decente di sicurezza. Con costi consistenti a danno della comunità.
Peraltro non si può certamente affermare che questi ritardi, questo livello di disattenzione, di disinteresse, sia peculiare del centro storico, perché anche in periferia, a S. Elia, al Paradiso, al Casale, si verificano altrettante sofferenze nonostante le tante rassicurazioni di intervento promesse nell'ultima campagna elettorale. Rassicurazioni che forse si stanno replicando in queste ore.
Che fine hanno fatto le risorse economiche destinate a quell'intervento già appaltato da tre anni, per evitare che si possa percepire una amministrazione indolente, refrattaria a risolvere i problemi della città e dei cittadini? Quei lavori erano e restano urgenti e importanti, sia nel centro storico che nelle aree di periferia.