Vaccini e priorità: "Coniugi con gravi patologie ancora in attesa della loro dose"
Sono i “dimenticati” della campagna vaccinale: soggetti fragili, affetti da gravi patologie, ancora in attesa di essere convocati dall’Asl Brindisi per la loro dose di Pfizer. Alcuni di loro si erano prenotati ai primi di aprile, ma la carenza di sieri li ha dirottati in un limbo dal quale ancora non sono usciti. Si tratta di persone che in caso di infezione sarebbero esposte a un elevato rischio di ospedalizzazione, con conseguenze anche gravi. Di seguito pubblichiamo una lettera inviata alla direzione dell’Asl Brindisi e al servizio di Igiene Pubblica da parte dell’amico di due coniugi affetti da patologie estremamente serie
Egregio direttore Asl Brindisi, Giuseppe Pasqualone
Le scrivo per conto di due amici per chiedere informazioni sui criteri adottati per stabilire le priorità per le vaccinazioni. Si tratta di marito e moglie. Lui 65 anni: sottoposto a prostatectomia totale 2 anni fa, affetto da obesità grave, iperteso, diabetico, Broncopneumopatia. Sottoposto anche ad angioplastica agli arti inferiori per arteriopatia obliterante due anni fa. Affetto inoltre da artrite psoriasica in trattamento con immunosoppressore. Lei 63 anni: quadrantectomia seno sinistro 15 anni fa e la radio e la chemioterapia hanno portato ad uno scompenso cardiaco grave, con la necessità di impiantare un defibrillatore 2 anni fa. Sempre 2 anni fa nuovo cancro al seno destro con intervento chirurgico e radioterapia.
Si sono prenotati attraverso il portale dedicato per la vaccinazione prevista ai primi di aprile. Prenotazione annullata per mancanza di vaccini. Si sono rivolti al medico di base per essere inseriti nella lista dei pazienti fragili ma per carenza di vaccini non si sa ancora nulla. Si sono messi in attesa in diversi Hub di vaccinazione sperando che i vaccini inutilizzati per assenza dei prenotati potesse essere loro somministrato ma senza alcun risultato. I miei amici hanno visto loro conoscenti essere vaccinati pur essendo affetti da patologie molto meno gravi. Chiedo pertanto a chi devono rivolgersi perché i propri diritti vengano riconosciuti...a Lei? Agli organi d'informazione? Ad altri?