OSTUNI - CITTĀ VARIEGATA
Porta piacere - e soldi - la ben riservata e monocromatica silhouette del centro storico di Ostuni. I turisti l'ammiravano, gli ostunesi ne sono fieri. Anch'io sono una ostunese per qualche mese al anno. Camminando le strade strette della mia quartiere ottocentesco, che si trova accanto della Piazza della Libertà al lato opposto del centro storico, ho notato una sensazione spiacevole sempre crescente. Guardando attorno di me, vedo questo: (Foto1) Le facciate sono piene di pompe di calore, tubi, baldacchini comprati nei negozi di bricolage, strani materiali e del asfalto decripito brutto. Mi sentirei subito meglio vedendo le facciate con: (QUI DOVREBBE ESSERE FOTO 2, MA DIVENTANO TROPPO PESANTI INSIEME, LO POTETE TROVARE A https://photos.app.goo.gl/xRe0eE7bmxBptbDl2) • porte, finestre e persiane di legno • grondaie, grate e cannicciate di ferro dipinto di nero, bianco o verde scuro • scale e scalinate di pietra intera • superfici lisci bianchi o di pietra locale senza delle unità di ventilazione Nei grandi palazzi antichi al angolo di Via Giordano Bruno e Via Matteo Imbriani, e Via Alberto Matteo e Via Luca Mindelli ci sono lavori in corso e una volta finite le ristrutturazioni alzeranno il valore urbanistico del quartiere nel senso estetico e funzionale. Comunque allo stesso tempo le tipiche case indipendenti, chi con sua quantità dominano le viste stanno deteoriorando esteticamente. La pianta urbanistica del centro storico dovrebbe essere applicata in tutta la ”zona bianca” in quanto riguarda la preservazione delle facciate (materiali, colori )e la pavimentazione stradale. Mantenire il carattere architettonico dei quartieri ottocenteschi è ancora più importante per lo sviluppo dei funzioni commerciali della città in futuro. L'aumento aspettato di turismo e la consequente attività economica presentano una opportunità di sviluppare l’economia unificando i due centri di attività , il centro storico e Viale Pola, per poter meglio utilizzare la potenza dei visitatori anche nei negozi di Viale Pola e rendere piu” leggibile” la cittā. Il modo naturale di farlo é di formare una zona pedonale di Via Roma o di Via Imbriani ( con i due palazzi grandi ristutturati) e poi continuandola per Via Ludovico Pepe fin a Viale Pola Allo stesso tempo incoraggiando l'attività commerciale nel pianterreno. Si potrebbe dirigere Il traffico a circolare il centro per Corso Mazzini, Viale Moro, Via degli Emigranti, Via Giovanni XXIII, Via Pietro Pignatelli, Corso Umberto I e Corso Cavour scoraggiando o vietandolo ad entrare Viale Pola, forse dirigendolo a Via Cisaria e Via Sturzo, le cui sarebbero a senso unico. Kirsti Menna architetto Kirsti Menna Nata 1959 a Helsinki, Finlandia. M. Sc. (Architettura ed Urbanistica) Università di Tecnologia di Helsinki 1986. Abita a Helsinki e a Ostuni.