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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Addio insegne fluorescenti e anticorodal: un regolamento proteggerà il borgo

OSTUNI - Per porre fine agli abusi edilizi nel borgo e per disciplinare gli interventi sotto il profilo architettonico ed estetico, il Consiglio comunale si appresta ad approvare uno strumento normativo invocato da più parti e sollecitato dalla stessa assemblea consiliare con un ordine del giorno che fu approvato l’estate scorsa. Il varo avverrà nel corso dalle seduta consiliare già convocata dal presidente Angelo Mepignano per il prossimo 25 marzo (ore 16).

OSTUNI - Per porre fine agli abusi edilizi nel borgo e per disciplinare gli interventi sotto il profilo architettonico ed estetico, il Consiglio comunale si appresta ad approvare uno strumento normativo invocato da più parti e sollecitato dalla stessa assemblea consiliare con un ordine del giorno che fu approvato l’estate scorsa. Il varo avverrà nel corso dalle seduta consiliare già convocata dal presidente Angelo Mepignano per il prossimo 25 marzo (ore 16).

Ad annunciarlo è l’assessore all’Urbanistica, Andrea Pinto: “Da oltre un decennio - spiega -  le Amministrazioni Comunali della nostra città hanno sempre mostrato la massima attenzione al Centro Storico di Ostuni, basti vedere le tante opere pubbliche realizzate: Piazza Libertà, Scalinata “Monsignor Antelmi”, il Convento e la Chiesa delle Monacelle, Viale Oronzo Quaranta, Palazzo Tanzarella e in ultimo la zona degli “orti” e il complesso edilizio destinato a Casa di Riposo e Casa Protetta in via Pinto. Tutto ciò è servito a far sì che il nostro Borgo Antico diventasse un inconfondibile gioiello che dona alla nostra città la sua pittoresca identità urbanistica.

Nel contempo, è obbligo dell’Amministrazione Comunale, fornire, nell’ambito delle proprie competenze, tutti gli strumenti necessari per la salvaguardia e l’integrità dell’aspetto estetico e formale dell’ambiente urbano, cercando quanto più possibile di far prendere coscienza all’intera collettività dell’importanza legata alla conservazione e valorizzazione degli immobili di proprietà privata”. Queste, dunque, le premesse alla base del regolamento in via di approvazione.

“Con la Variante alle norme tecniche di attuazione – sottolinea Pinto - l’Amministrazione Comunale intende fornire uno strumento di indirizzo urbanistico per un’ulteriore tutela della “Zona A” della nostra città. Si è voluto individuare una metodologia corretta di tecniche a favore del recupero e della valorizzazione in termini di aspetto esteriore degli edifici, cercando di evitare le molte superfetazioni sia in termini di intonaci non tradizionali, di infissi in alluminio, impianti tecnologici, cavi di aziende erogatrici di servizi pubblici, canali di scarico, canne fumarie e così via”.

Il documento, prescrive in 19 articoli i criteri progettuali, i materiali e le tecniche d’intervento, distinguendo tra le vari parti omogenee dell’edificio e tra i singoli elementi che lo costituiscono ben tre articolazioni: Le coperture e aree scoperte, Le superfici di facciata, l’Installazione di Insegne.

Il titolo relativo alle Coperture e aree scoperte tratta la conformazione e i manti di coperture, i comignoli, i torrini esalatori, la canne fumarie, i pluviali, le grondaie, le antenne  e parabole, i pannelli solari, le pompe di calore, le riserve idriche e altri impianti tecnologici. Il titolo relativo alle Superfici di facciata tratta la composizione architettonica delle facciate, gli intonaci, i numeri civici, le targhe commemorative, i decori in pietra, le tinteggiature, i serramenti e infissi esterni. Mentre l’ultimo titolo stabilisce particolari disposizioni relativi all’installazione di insegne luminose.

“Nella predisposizione del documento - precisa Pinto - non abbiamo tralasciato la cultura delle nostra tradizioni, l’attenta selezione delle materie prime, l’arte dei nostri antichi mestieri e le lavorazioni artigianali, facendo in modo che la giusta applicazione porti ad un risultato positivo”.

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