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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Ambiente

Maggi: "Pronto un pool di avvocati"

Riceviamo da Lorenzo Maggi, già sindaco di Brindisi ed esponente del mondo cattolico conservatore, un intervento a favore delle posizioni dei movimenti anti-rigassificatore, in cui si annuncia peraltro l'imminente costituzione di un pool di avvocati pronti a difendere gratuitamente gli appartenenti a dette organizzazioni in eventuali giudizi intentati da Brindisi Lng o British Gas.

Riceviamo da Lorenzo Maggi, già sindaco di Brindisi ed esponente del mondo cattolico conservatore, un intervento a favore delle posizioni dei movimenti anti-rigassificatore, in cui si annuncia peraltro l'imminente costituzione di un pool di avvocati pronti a difendere gratuitamente gli appartenenti a dette organizzazioni in eventuali giudizi intentati da Brindisi Lng o British Gas.

Intervengo nel dibattito relativo alla realizzazione del rigassificatore, nella speranza di introdurre elementi di chiarezza, spunti pacati di riflessione e stimoli per un dialogo costruttivo. Ma anche per dare un contributo alla difesa di un territorio al quale si continuano a chiedere pesanti sacrifici di vocazioni naturali, nonostante che esso abbia già dato molto di più di quanto non gli si potesse ragionevolmente domandare.

Le associazioni ambientaliste hanno espresso da tempo il loro dissenso in ordine ad un progetto di sviluppo dell'economia brindisina fondato sulla scelta energetica - industriale, ma dimentico  delle straordinarie risorse – quali  il porto, la fertilità della terra, le bellezze ambientali, i beni storici e culturali- che pure connotano la nostra realtà e che, se valorizzate, darebbero un impulso decisivo al commercio, al turismo, all'agricoltura, elevando sensibilmente il tenore e la qualità della vita in questa città.

E non può negarsi che la storia degli ultimi trent'anni abbia dato ampiamente ragione a tali associazioni. Non sono state loro ma il governo nazionale a dichiarare il territorio brindisino “area ad elevato rischio di crisi ambientale”. Né sono invenzioni ambientaliste il fortissimo tasso di disoccupazione che affligge la nostra provincia, nonostante gli impianti industriali ed energetici che vi insistono o il numero preoccupante di cittadini che annualmente si ammalano di cancro.

Ma è, soprattutto, l'essere stata l'area di Brindisi (porto compreso) riconosciuta anche “ad alto rischio di incidente rilevante” che desta negli ambientalisti - e non solo in loro - fortissime preoccupazioni per l'eventuale realizzazione del rigassificatore a Capobianco, cioè nel porto e non lontano né da impianti industriali a rischio di incidenti né dalla città né dal cono di atterraggio aeroportuale. E le posizioni delle associazioni sono ampiamente condivise non solo dagli Enti locali ma pure dalla stragrande maggioranza della popolazione.

Va, al riguardo, ricordato che la tipologia delle sostanze che via strada, via ferroviaria e via mare vengono movimentate nel nostro territorio comporta il rischio molto elevato di gravissimi incidenti, quali l'incendio, le esplosioni, i rilasci tossici.  Non si dimentichi che nel solo porto - secondo indagini cui si è esplicitamente riferito il D.P.R. 23/04/1008 -  transitano 64.000 t. di sostanze tossiche e ben 2.700.000 t. di sostanze infiammabili ed esplosive. Né si dimentichi che, sempre nel porto, è cresciuta a dismisura, negli anni che si sono succeduti dal 1998 ad oggi, la movimentazione del carbone  ( siamo, se non erro, a livelli di 6 – 8 ml. di t. all'anno).

Ora, è questo il contesto nel quale, sempre nel porto, si vuole che sia impiantato un rigassificatore, che, a sua volta movimenterà circa 8 mld. di mc. di gas e determinerà, con le navi gasiere, un nuovo flusso di traffico navale, alzando così il livello di interferenza degli altri flussi ( passeggeri, merci, carbone ed altre materie prime per il polo industriale), con tale livello di interferenza, quello di rischio di incidente rilevante.

Ed è in questo contesto, allora, che la Lng dovrebbe leggere gli interventi preoccupati delle associazioni ambientaliste (peraltro memori che l'area destinata all'insediamento del rigassificatore è stata sottoposta a sequestro penale), per evitare l'errore di attribuire ad esse inesistenti intenti di “terrorismo psicologico” o di intimidazione o di denigrazione o di strumentalizzazione delle autorità e riconoscere, invece, alle stesse il merito di una disinteressata difesa del territorio.

Una difesa, questa, che, senza scadere nella diffamazione o nella lesione dell'immagine di alcuno, ma senza neppure rinunciare a gridare la verità, deve coinvolgere quanti amano Brindisi e che, per quanto riguarda un eventuale contenzioso giudiziario, può già da oggi contare sul contributo di prestazioni professionali assolutamente gratuite di un pool di avvocati pronti a costituirsi in comitato per la tutela legale dell'ambiente brindisino e di coloro che ne hanno a cuore le sorti.

L'auspicio, tuttavia, resta quello di un confronto dialogico sereno quanto fermo, per verificare la possibilità di comporre le divergenze o prendere atto della insanabilità del contrasto e, in quest'ultimo caso, concordare l'accantonamento della particolare iniziativa, siccome incompatibile con il modello di sviluppo disegnato per il territorio.

Lorenzo Maggi

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