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Sabato, 20 Aprile 2024
Ambiente

Arresto convalidato ma ritorno a casa per il caposquadra. La raccolta rifiuti procede

BRINDISI - Arresto per evasione convalidato, ma Francesco Carratta se ne torna ai domiciliari. Si è concluso così il procedimento per direttissima di questa mattina, in cui invece il pm Luca Buccheri aveva chiesto non solo la convalida del provvedimento adottato dalla Digos la mattina del 2 giugno, ma anche la revoca degli arresti in casa e la continuazione della detenzione in carcere per il 52enne brindisino che ha come professione ufficiale quella di caposquadra del servizio di raccolta rifiuti. Carratta, che resta comunque detenuto per altra causa, per la circostanza dell'evasione ha ottenuto anche la remissione in libertà.

BRINDISI - Arresto per evasione convalidato, ma Francesco Carratta se ne torna ai domiciliari. Si è concluso così il procedimento per direttissima di questa mattina, in cui invece il pm Luca Buccheri aveva chiesto non solo la convalida del provvedimento adottato dalla Digos la mattina del 2 giugno, ma anche la revoca degli arresti in casa e la continuazione della detenzione in carcere per il 52enne brindisino che ha come professione ufficiale quella di caposquadra del servizio di raccolta rifiuti. Carratta, che resta comunque detenuto per altra causa, per la circostanza dell'evasione ha ottenuto anche la remissione in libertà.

Il processo per il fatto del 2 giugno riprenderà esattamente a un mese di distanza, il 2 luglio, poichè stamani il difensore di Franco Carratta, Cinzia Cavallo, ha chiesto i termini a difesa. L'avvocato del brindisino vuole esaminare attentamente le circostanze di reato. I fatti, in sintesi sono andati comunque così. Il 2 giugno era in corso il blocco non preannunciato del servizio di raccolta rifiuti organizzato da una parte di lavoratori Monteco, quelli contrari al piano industriale che l'azienda aveva attivato dal giorno precedente. Ma Carratta, che ha il permesso di lavoro e si può allontanare dall'abitazione dove è detenuto solo per quella ragione, era stato notato lo stesso in giro dalla polizia.

Vano il tentativo di un suo conoscente (anch'egli pregiudicato e dipendente del servizi ecologici) di portare via Carratta a bordo della propria auto. Anche questa seconda persona è stata denunciata, ma a piede libero e per favoreggiamento. Carratta invece la mattina del 2 giugno è stato arrestato in flagranza di evasione e tradotto dalla stessa Digos nel carcere di via Appia a Brindisi.

Questa, stamani, l'unica nota che riporta alle tensioni degli ultimi giorni. Il servizio di raccolta infatti è ripreso secondo la volontà espressa dal prefetto ai sindacati che capeggiano l'agitazione (Uil, Cisl, Cgil, Fiadel, Unae). E sarà così sino all'incontro fissato per lunedì 7 giugno, sempre presieduto dal prefetto Domenico Cuttaia, ma con la partecipazione di Monteco, del sindaco e delle stesse parti sociali per sbloccare il braccio di ferro attorno al piano industriale. Le posizioni di partenza sono molto distanti: questa parte delle organizzazioni sindacali chiede il ritiro del piano e vuole partecipare alla ridefinizione dell'organizzazione del lavoro. Monteco non pensa affatto e revocare il riassetto che vuole imprimere al servizio e alla catena interna delle responsabilità, ma in questi giorni ha adottato un atteggiamento di flessibilità.

Stamani infatti si è resistrato qualche problema solo per l'avvio del servizio, che Monteco ha fissato per le 6 e non più per le 5 del mattino, ora che ricade nell'arco dell'indennità di lavoro notturno e che i dipendenti vogliono resti immutata. Alla fine non pochi camion hanno lasciato il cantiere della zona industriale prima delle 6. In questo scenario di conflittualità latente, su segnalazione di possibile emergenza sanitaria effettuata dal sindaco Domenico Mennitti, il prefetto ha presieduto ieri un Comitato per l'ordine e la sicurezza allargato al comandante del presidio militare. In caso di riacutizzazione dello scontro, ci sarà sicuramente la precettazione dei lavoratori ma anche il ricorso a uomini e mezzi delle forze armate per garantire almeno in parte la raccolta rifiuti.

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