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Bersani a Brindisi: "Rigassificatore? La Regione ha gli strumenti per valutare"

BRINDISI – Non ha esplicitamente fatto riferimento al rigassificatore, nel senso che ha preferito non sbilanciarsi chiaramente con quel “no” che tutti attendevano, soprattutto i ragazzi di “No al carbone” presenti al forum questo pomeriggio al forum sull'ambiente organizzato dal Pd e svoltosi presso il museo archeologico provinciale. Ma ha comunque delegato alla Puglia – era presente anche la vicepresidente della Regione Loredana Capone - ogni decisione in merito. E la posizione dell'Amministrazione sembra davvero chiara.

BRINDISI – Non ha esplicitamente fatto riferimento al rigassificatore, nel senso che ha preferito non sbilanciarsi chiaramente con quel “no” che tutti attendevano, soprattutto i ragazzi di “No al carbone” presenti al forum questo pomeriggio al forum sull'ambiente organizzato dal Pd e svoltosi presso il museo archeologico provinciale. Ma ha comunque delegato alla Puglia – era presente anche la vicepresidente della Regione Loredana Capone - ogni decisione in merito. E la posizione dell'Amministrazione sembra davvero chiara.

Sebbene molto impegnato a rispondere soprattutto alle domande sulla politica nazionale - tra ipotesi di crisi di governo e la battaglia per la leadership con Nichi Vendola -, il segretario nazionale del Partito Democratico non ha potuto esimersi dall'affrontare il tema che era poi l'oggetto del forum stesso. Da ex ministro dell'Industria – oltre che dello Sviluppo Economico -, Bersani ha affermato che non c'è paese industriale che non abbia la chimica o la siderurgia, ma nel dibattito energia-ambiente “bisogna valutare tutto, calcolando i costi e arrivando allo strappo solo quando è necessario”.

“La chiave, a mio modo di vedere, è nello sviluppo tecnologico, opportunità che secondo il segretario nazionale del Pd non ha mai pensato seriamente di sfruttare”. Molto critico, Bersani, sull'idea della nascita di una centrale nucleare: “Noi non ci saremmo messi a perdere tempo su un piano fanta-nucleare. E dico proprio perder tempo perchè si punta a fare le cose difficili quando non si riesce a fare nemmeno quelle facili. Non è vero che il nucleare costerà meno”, ha ammonito Bersani.

Non si tratta, secondo il segretario del principale partito d'opposizione, di condurre preconcette battaglie contro l'energia: “Tutto sta – dice – nel ragionare in termini di efficienza energetica, quindi ottenere il massimo del risultato con un prezzo da pagare che sia ovviamente alla portata. E qui in Puglia mi sembra che davvero ci sia una miniera di cose da fare”.

Sulle energie rinnovabili, Bersani ha spiegato: “Occorre verificare i sistemi di incentivazione”, mentre su carbone e gas “la ricetta migliore è quella di essere al meglio delle tecnologie disponibili, l'importante è capire quale sia il prezzo da pagare”. Il passaggio sul rigassificatore era particolarmente atteso, anche perchè Bersani, da ministro dello Sviluppo economico, nell’autunno del 2007 emise il decreto di sospensione dell’autorizzazione a Brindisi Lng, su sollecitazione della Commissione europea che aveva ravvisato infrazioni da parte del governo italiano alle normative Ue sul rischio industriale e l’informazione delle popolazioni interessate. Fu quello il punto di partenza della nuova procedura di valutazione di impatto ambientale (che ha avuto esito positivo per l’azienda), mentre il fronte del no chiedeva invece l’annullamento in autotutela.

Il segretario, di fatto, non ha espresso una posizione netta sulla realizzazione del rigassificatore ma rivolto alla Capone ha detto: “In Puglia avete il nostro appoggio e tutti gli strumenti per valutare il da farsi”. E la Regione ha sempre detto chiaramente di no alla costruzione dell'impianto a Capo Bianco.

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