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Venerdì, 29 Marzo 2024
Ambiente

Black-out, Eni rassicura Ferrarese

BRINDISI - "Oggi presso la sede della Provincia di Brindisi i vertici di Enipower, Polimeri Europa e Syndial hanno incontrato il presidente Massimo Ferrarese, su sua richiesta. Il primo tema affrontato è stato il disservizio del 28 agosto ultimo scorso".Viene definito così, in una nota ufficiale dell'Eni, il giorno delle grandi e continue fiammate dalle torce di emergenza dello stabilimento petrolchimico di Brindisi, dalle 3 del mattino a pomeriggio inoltrato, causa un buco tensione sulla rete esterna che ha mandato in sovraccarico le centrali Edipower ed Enipower, e provocato la fermata degli impianti di Basell e di Polimeri Europa.

BRINDISI - "Oggi presso la sede della Provincia di Brindisi i vertici di Enipower, Polimeri Europa e Syndial hanno incontrato il presidente Massimo Ferrarese, su sua richiesta. Il primo tema affrontato è stato il disservizio del 28 agosto ultimo scorso". Viene definito così, in una nota ufficiale dell'Eni, il giorno delle grandi e continue fiammate dalle torce di emergenza dello stabilimento petrolchimico di Brindisi, dalle 3 del mattino a pomeriggio inoltrato, causa un buco tensione sulla rete esterna che ha mandato in sovraccarico le centrali Edipower ed Enipower, e provocatola fermata degli impianti di Basell e di Polimeri Europa.

Eni conferma che "il disservizio ha avuto origine sulla rete elettrica di trasmissione nazionale causando il fuori servizio delle unità di produzione della centrale Enipower di Brindisi, che ha comportato la mancanza di energia elettrica e di vapore al sito". Non sono ancora note nei dettagli invece le risultanze delle misurazioni delle ricadute di inquinanti sul territorio, che erano state richieste ad Arpa Puglia. A quanto pare, c'erano solo i dati molto parziali registrati dalle centraline.

Ad Eni preme però sottolineare che "durante l’incontro è stato ricostruito puntualmente l’evento evidenziando l’eccezionalità dell’accaduto e sottolineando che tutti i sistemi di emergenza sono intervenuti correttamente mettendo in condizioni di sicurezza gli impianti in attesa di ricevere nuovamente elettricità dalla rete. Nel corso dell’incontro, inoltre, il presidente Ferrarese ha chiesto a Polimeri Europa un chiarimento in merito ai progetti autorizzati dalla Provincia al fine di ottimizzare la gestione della rete gas dello stabilimento".

Anche con riferimento, evidentemente, alle prescrizioni ricevute dalla Procura della Repubblica di Brindisi dopo il sequestro del sistema delle torce a fine 2010, "Polimeri Europa ha confermato la realizzazione di tali progetti e la prossima messa a regime dei nuovi impianti che consentiranno questa ottimizzazione. Enipower (che gestisce la centrale interna a turbogas da 1.170 megawatt, ndr) ha inoltre informato la Provincia che è partito il procedimento autorizzativo per la realizzazione di una nuova caldaia in sostituzione di una vecchia che consentirà una miglior gestione di eventi anche di questo genere".

Il taglio del comunicato tende a rassicurare gli enti territoriali: "Polimeri Europa e Enipower hanno evidenziato l’importanza strategica del sito di Brindisi che possiede i più moderni impianti che adottano le migliori tecnologie oggi disponibili, oltre ad una professionalità dei dipendenti dimostratasi anche in occasione del recente disservizio.  Nel corso dell’incontro, inoltre, il presidente Ferrarese ha chiesto ad Enipower di rinunciare all’investimento per un impianto fotovoltaico a terra privilegiando l’utilizzo dei tetti degli edifici presenti nel sito. L’amministratore delegato di Enipower, Giovanni Milani, ha risposto positivamente a tale richiesta".

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