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Brigante (Pd): "Noi coerenti su Edipower"

BRINDISI - Sulle critiche he mosse dalla minoranza di sinistra interna al Pd alla decisioni assunte dalla maggioranza nella seduta consiliare sul polo energetico, interviene a difesa dell'operato del gruppo consiliare dello stesso Partito democratico, il capogruppo Salvatore Brigante.

BRINDISI - Sulle critiche he mosse dalla minoranza di sinistra interna al Pd alla decisioni assunte dalla maggioranza nella seduta consiliare sul polo energetico, interviene a difesa dell'operato del gruppo consiliare dello stesso Partito democratico, il capogruppo Salvatore Brigante, rivendicando la coerenza negli anni della posizione assunta sull'assetto della centrale Edipower.

Resta un problema, però, che per dovere di cronaca va rilevato: la posizione del gruppo consiliare non coincide con quella della direzione provinciale del partito, che chiede la progressiva dismissione di quella termoelettrica. Nel documento della maggioranza invece questa posizione scompare. E' un dato di fatto, e non una invenzione giornalistica, che ci ha fatto parlare di esito deludente della seduta monotematica sul tema del futuro del polo energetico.

"Ho letto con rammarico sul vostro sito un articolo riguardante la posizione assunta dal gruppo consigliare del PD, sul documento a firma di tutta la maggioranza, relativamente all'odg su “questione energetica". La firma era del gruppo civatiano della direzione cittadina del Partito Democratico. Non bisogna guardare solo l'ultimo atto ma considerare il ruolo avuto dal partito nell'assise comunale negli ultimi quattro anni sull'argomento contestato.

Nel marzo 2011 si siglava un'intesa fra Comune, Provincia e Regione sulla possibilità di bruciare Cdr o Css nella centrale Federico II. Alcune settimane successive la giunta di centro destra del Comune di Brindisi deliberava la possibilità di inserire nel documento Aia , riguardante la Federico II, di bruciare Cdr per un massimo di 70 tonnellate. In quei mesi fu grazie all'azione del gruppo consigliare del PD che si bloccò questa scellerata ipotesi, pur non avendo a sostegno fan di turno. Lo stesso gruppo consigliare unitamente all'opposizione di allora chiese con forza un consiglio monotematico sulla questione, avendo sempre un diniego da parte dell'amministrazione di centro destra.

Ma la battaglia fu vinta ugualmente perchè subito dopo sia il gruppo consigliare alla regione del PD e il consiglio provinciale, a guida Ferrarese, bocciarono quella eventualità, cioè bruciare rifiuti nelle centrali di Brindisi. Questa è la storia. L' assessore Regionale Nicastro scrive nel suo intervento, nel primo monotematico tenutosi a Brindisi sulla questione energetica, voluto dal sindaco Consales e dalla sua maggioranza a guida PD, dopo gli anni del no a guida centro destra, che il Cdr o Css non potranno essere utilizzati come combustibili nelle centrali (A2A e Federico II) in quanto il Pear non prevede come chiusura del ciclo dei rifiuti questa eventualità.

Tutto questo è scritto nel documento che è stato approvato ieri e sottolineo "si dà mandato al sindaco di tener presente la netta contrarietà al progetto presentato da A2A e cioè la possibilità di bruciare Css" . Cosa si intende approfondire l'argomento? La nostra risposta è stata "qualora la società dovesse presentare altro tipo di progetto, per esempio l'utilizzo di biomasse o biocombustibili, questo sarà valutato. Questo è stato fin dall'inizio l'indirizzo dato dal gruppo consigliare del PD. La coerenza negli anni è scritta nei documenti prodotti”. (Salvatore Brigante)

 

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