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Giovedì, 28 Marzo 2024
Ambiente

L'Arpa sulle torce: "Il vento ha portato verso il mare gli eventuali inquinanti"

Nella notte tra venerdì e sabato scorsi, quando le torce di emergenza del petrolchimico sono entrate un funzione sembrerebbe a causa di un guasto al compressore del cracker Eni Versalis, soffiava vento da sud ovest

BRINDISI – Nella notte tra venerdì e sabato scorsi, quando le torce di emergenza del petrolchimico sono entrate un funzione sembrerebbe a causa di un guasto al compressore del cracker Eni Versalis, soffiava vento da sud ovest che ha trasportato tutte le sostanze sprigionate dal processo di combustione dei gas verso il mare, non provocando perciò picchi significativi nelle misurazioni delle centraline di monitoraggio dell'aria.

A renderlo noto il direttore di Arpa Puglia, Giorgio Assennato, dopo aver preso visione delle elaborazioni dei dati delle centraline preposte al monitoraggio della qualità dell'aria installate in prossimità della zona industriale e nel capoluogo. “Nessun picco di So2 (l'anidride solforosa, il gas irritante che si forma soprattutto in seguito all'utilizzo di combustibili quali petrolio, gasolio e carbone, ndr) è stato registrato dalle centraline dell'Arpa durante l'accensione delle torce del petrolchimico nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Soffiava vento da sud ovest che con tutta probabilità ha trasportato verso il mare tutte le sostanze immesse nell'aria. E' un dato, questo, confortante, ma continuo a ribadire che non va bene che le torce entrano in funzione così frequentemente”.

Sono rimaste accese dalle 23 alle 4, le torce del circuito di emergenza dell'area del petrolchimico di pertinenza di Eni Versalis. La stessa fabbrica ha richiesto l'intervento dell'Arpa che ha inviato sul posto tecnici specializzati per i rilievi ambientali. Le torce che sfiammavano sono state notate da molti cittadini e hanno destato non poche polemiche, specie perchè poco più di un mese fa un episodio simile a quello di sabato scorso fece rilevare picchi di benzene e anidride solforosa. Questa volta è andata bene ma forse sarebbe il caso di individuare le cause di questi continui guasti che fanno entrare in funzione il sistema di emergenza anche dopo le modifiche agli impianti imposte dal pm sull scorta di una perizia. Compito, questo, che però spetta appunto alla magistratura.

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