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Sabato, 20 Aprile 2024
Ambiente Torchiarolo

Caminetti spenti, il sindaco spiega perchè: "Dobbiamo capire qual è la minaccia"

TORCHIAROLO - Ha fatto discutere l'ordinanza con cui il sindaco di Torchiarolo Giovanni Del Coco ha disposto il divieto dell'uso dei caminetti dal 17 al 31 gennaio nelle abitazioni di Torchiarolo già dotate di impianti di riscaldamento che utilizzano altre fonti. Accuse di provvedimento inutile perchè per molti il grande imputato è Cerano con la centrale termoelettrica Enel, per altri perchè la questione si sarebbe potuta regolare in maniera diversa, studiando e incentivando l'uso di sistemi di filtraggio dei camini come avviene in alcune regioni del Nord Italia. Ma Del Coco difende le proprie ragioni, e spiega in una lettera ai cittadini che lo spegnimento di molti caminetti per un certo periodo consentirà di capire se le fonti che hanno prodotto per anni il record pugliese di concentrazion di PM10 sia la combustione della legna come indicano alcune campagne dell'Arpa, oppure qualche altro, molto più imporrtante camino che svetta nella zona.

TORCHIAROLO - Ha fatto discutere l'ordinanza con cui il sindaco di Torchiarolo Giovanni Del Coco ha disposto il divieto dell'uso dei caminetti dal 17 al 31 gennaio nelle abitazioni di Torchiarolo già dotate di impianti di riscaldamento che utilizzano altre fonti.  Accuse di provvedimento inutile perchè per molti il grande imputato è Cerano con la centrale termoelettrica Enel, per altri perchè la questione si sarebbe potuta regolare in maniera diversa, studiando e incentivando l'uso di sistemi di filtraggio dei camini come avviene in alcune regioni del Nord Italia. Ma Del Coco difende le proprie ragioni, e spiega in una lettera ai cittadini che lo spegnimento di molti caminetti per un certo periodo consentirà di capire se le fonti che hanno prodotto per anni il record pugliese di concentrazion di PM10 sia la combustione della legna come indicano alcune campagne dell'Arpa, oppure qualche altro, molto più imporrtante camino che svetta nella zona.

Del caso Torchiarolo l'Arpa Puglia si è diffusamente occupata in varie relazioni visionabili sul sito dell'ente e nalla stessa "Relazione sullo stato dell'ambiente 2009" di cui BrindisiReport.it dà notizia oggi con ampio resoconto in questa stessa home page. Ma ecco cosa ha scritto ol sindaco Giovanni Del Coco ai suoi amministrati: "In seguito alle critiche che hanno accompagnato l’ordinanza che vieta l’accensione dei camini nelle abitazioni dotate di altri tipi di impianto di riscaldamento, riteniamo necessarie alcune precisazioni. Siamo consapevoli del disagio che il provvedimento crea all’interno della nostra comunità. Tuttavia, l’Amministrazione Comunale non poteva sottrarsi dal prendere questa decisione dal momento che essa ha il dovere di garantire e tutelare, con tutti gli strumenti a sua disposizione, la salute dei cittadini, messa in questo caso a rischio dall’elevato tasso di inquinamento da polveri sottili. I risultati delle indagini sul fenomeno effettuate da Arpa Puglia e le indicazioni degli esperti non lasciavano altro margine se non quello di intervenire, seppure temporaneamente, con le drastiche misure adottate".

Del Coco ricorda gli esiti delle ricerche condotte da Arpa e dalle Università di Bari e Lecce: "Infatti, nonostante la vicinanza del nostro paese al polo industriale di Brindisi e alla centrale di Cerano, è stato evidenziato che la combustione della legna negli impianti di riscaldamento residenziali tradizionali (caminetti a focolare aperto), dei residui colturali e delle potature, concorre significativamente ai fenomeni di inquinamento acuto che si registrano nel nostro territorio. Fenomeni che si concentrano soprattutto nel periodo invernale. Basti pensare che, nei primi 13 giorni di quest’anno, per ben 10 volte (al 17 gennaio toccata quota 13, ndr) è stato superato il limite ammesso dalla legge. Non bisogna nascondere - ammette però il sindaco - che le conclusioni degli studi effettuati hanno determinato perplessità e disorientamento tra noi tutti. Ma riteniamo che l’Amministrazione Comunale, sulla base dei dati disponibili, abbia il dovere di attivarsi e, aver emanato l'ordinanza significa, comunque, aver avuto il coraggio di una scelta".

"Una scelta - prosegue Giovanni Del Coco, alludendo alla presenza della centrale Enel a 8 chilometri dall'abitato - che, sebbene faccia discutere, consente di verificare concretamente se e quanto il ben più ingombrante camino che rimane acceso e che sovrasta il nostro territorio, sia responsabile dell’inquinamento dell’aria che respiriamo. Una scelta che è necessaria per poter avviare il piano di risanamento dell’aria che il nostro Comune attiverà nei prossimi giorni, d’intesa con la Regione Puglia, ARPA e Provincia di Brindisi".

"Siamo consapevoli che la situazione persistente a Torchiarolo, in relazione all’inaccettabile numero di morti per tumore, non possa considerarsi circoscritta soltanto all’inquinamento connesso agli sforamenti della soglia delle poveri sottili", sottolinea il sindaco. La battaglia sin qui portata avanti dai cittadini, dai gruppi ed associazioni per la difesa della salute, dell’ambiente, del futuro dei nostri figli e dell’economia dei nostri territori, non può certamente ritenersi conclusa. Riteniamo tuttavia che essa debba essere sostenuta e alimentata con la giusta mobilitazione, nella consapevolezza che vivere in un ambiente più pulito è un diritto di tutti, ma ognuno di noi può contribuire a non rovinarlo e a proteggerlo. Per questo confidiamo nella comprensione dei cittadini ai quali chiediamo di collaborare facendo il sacrificio di spegnere i caminetti e le stufe a legna fino al 31 gennaio".

Un segnale di richiesta di alleanza diretto ai movimenti ambientalisti, quello che il sindaco pone a chiusura della sua lettera. Ora si vedrà come sarà valutato e raccolto, e in che modo - soprattutto - il fermo dei caminetti per un paio di settimane influirà sull'andamento dei picchi di PM10 con cui è stato inaugurato in maniera inquietante il 2011 a Torchiarolo.

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