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Canali ostruiti e discariche: degrado e danni

TUTURANO – Canneti estirpati e lasciati sugli argini dei canali di raccolta dell'acqua piovana. Il vento e la pioggia li fanno cadere all'interno, si ammassano a ridosso delle bocche dei ponti e bloccano il flusso dell'acqua provocando esondazioni nei giorni di pioggia.

TUTURANO – Canneti estirpati e lasciati sugli argini dei canali di raccolta dell'acqua piovana. Il vento e la pioggia li fanno cadere all'interno, si ammassano a ridosso delle bocche dei ponti e bloccano il flusso dell'acqua provocando esondazioni nei giorni di pioggia (video). La furia dell'acqua inghiotte la terra degli uliveti e delle strade circostanti, i contadini restano senza raccolti, i tratturi diventano impraticabili, alcuni terreni per giorni interi sono isolati perchè irraggiungibili.

E poi cumuli di lastre di amianto sparse nell'erba, discariche abusive che spuntano come funghi. Regolarmente. Nessuno bonifica, nessun controllo. È questa la situazione in cui versano molte campagne del Brindisino, quelle più internate, non visibili dalle provinciali, quelle spaccate dai canali che dovrebbero servire proprio per evitare danni alle colture. Invece la situazione peggiora ad ogni pioggia abbondante.

Le foto a corredo di questo articolo sono state scattate in agro di Tuturano, nei pressi di parco Colemi, i terreni martoriati da esondazioni e discariche appartengono al Comune di Brindisi. In un caso, come mostra un cartello affisso su un casolare abbandonato e pericolante la proprietà è della Regione Puglia. I contadini del posto hanno richiesto più volte l'intervento di agenti della polizia municipale ma anche di carabinieri. Presso i relativi comandi ci sono segnalazioni e denunce, ma la situazione peggiora. Nessun intervento. Il canale appartiene all'Arneo.

“Venti giorni fa furono inviate delle squadre per sradicare i canneti che circondano gli argini del canale, pensai che finalmente non avremmo più avuto problemi di allagamenti, invece, gli ammassi di canne furono lasciati lungo il canale, col passare del tempo, la pioggia e il vento li hanno fatti cadere al suo interno. Ora bloccano il passaggio dell'acqua – racconta uno dei proprietari dei vigneti della zona – con la pioggia di questi giorni i terreni circostanti si sono allagati".

"È una situazione vergognosa, specie perchè per possedere questi campi paghiamo regolarmente le tasse. Ma non è solo una questione di soldi, è che proprio non possiamo più curare e coltivare le nostre terre, in alcuni giorni non possiamo nemmeno raggiungerle”.

Poi ci sono le discariche. Nei terreni incolti, dove non ci sono cenni di coltivazioni ogni giorno, a detta degli stessi contadini, spunta un nuovo ammasso di rifiuti. Di tutto di più: mobili vecchi, sanitari, vetro, plastica, rifiuti speciali, anche pupazzi di peluche, scarpe e vestiario. Al mancato interessamento da parte degli organi di controllo si aggiunge, quindi, l'inciviltà della gente e il risultato è che le campagne del Brindisino sono sempre più inquinate e sporche.

A danno di chi tutti i giorni lavora nei campi per vivere e di chi, invece, in nome del rispetto della natura e dell'ambiente, smaltisce i rifiuti seguendo tutte le procedure necessarie per evitare danni alla salute umana. L'aspetto più preoccupante è che nessuno degli organi competenti si occupa del controllo costante di queste aree, nemmeno quando viene specificatamente richiesto dai cittadini.

 

 

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