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Giovedì, 25 Aprile 2024
Ambiente

Depuratore: verso sì temporaneo

CAROVIGNO - Depuratore di Bufalaria: vertice tecnico apre spiraglio. Nei prossimi giorni l’Amministrazione provinciale di Brindisi potrebbe sciogliere le riserve ed autorizzare, con provvedimento temporaneo, l’attivazione dell’impianto di Carovigno. Tanto è emerso nel corso di una conferenza di servizi svoltasi ieri presso la Provincia di Brindisi, e finalizzata proprio a valutare la fattibilità del rilascio dell'autorizzazione provvisoria allo scarico del nuovo depuratore consortile di Carovigno. A margine dell’incontro, l'assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, si è dichiarato ottimista.

CAROVIGNO - Depuratore di Bufalaria: vertice tecnico apre spiraglio. Nei prossimi giorni l’Amministrazione provinciale di Brindisi potrebbe sciogliere le riserve ed autorizzare, con provvedimento temporaneo, l’attivazione dell’impianto di Carovigno. Tanto è emerso nel corso di una conferenza di servizi svoltasi ieri presso la Provincia di Brindisi, e finalizzata proprio a valutare la fattibilità del rilascio dell'autorizzazione provvisoria allo scarico del nuovo depuratore consortile di Carovigno. A margine dell’incontro, l'assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati,  si è dichiarato ottimista.

"Poiché le priorità che il nostro Assessorato sostiene sono quelle più totali della salute dei Cittadini e della tutela dell'ambiente, ho fiducia sul fatto che la Provincia di Brindisi conceda rapidamente l'autorizzazione provvisoria allo scarico dell'impianto di depurazione di Carovigno, anche considerato che stiamo lavorando al massimo delle nostre possibilità per realizzare la soluzione definitiva nel giro di 18 mesi”.

Amati - che al pari del presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, non ha preso parte personalmente ai lavori di ieri, affidando ai tecnici l’incarico di chiudere il cerchio attorno alla querelle – torna così ad invocare la soluzione provvisoria, spiegandone le ragioni: “Perché a nostro giudizio tecnico sono prevalenti i problemi di igiene che l'entrata in funzione del depuratore risolve, così come attestato dalla Asl competente anche con riferimento alle alterazioni che l'attuale scarico nel sottosuolo infligge all'area marina protetta”.

Ma le posizioni sul tema, da una parte e dall’altra, si stiano ammorbidendo, favorendo una soluzione transitoria, lo si evince anche dalle parole dell’assessore regionale:  “Sono portato a comprendere tutte le perplessità, tant'è che stiamo lavorando per la soluzione definitiva condivisa da tutti, ma di fronte alla salute dei cittadini ed alla relativa protezione di Torre Guaceto, sono dell'opinione che tutti dobbiamo schierarci per i cittadini e per la tutela di Torre Guaceto, con la conseguenza che ogni ritardo nell'entrata in funzione del depuratore favorisce la malattia, come sostenuto dalla Asl, ed altera la qualità dell'ambiente".

Fiducia, al termine dell’incontro, ha espresso anche il sindaco di Carovigno, Vittorio Zizza, che viceversa ha partecipato al tavolo tecnico: “Il confronto è stato utile e positivo. I parere favorevoli al rilascio di un’autorizzazione provvisoria mi sembra ci siano tutti. E anche con il Consorzio di Torre Guaceto si è giunti a un punto di condivisione significativo. I tecnici della Provincia, dunque, ci hanno rassicurato. Staremo a vedere. Ma credo che siano stati fatti passi in avanti, anche grazie all’approvazione da parte della Regione del progetto di massima per la realizzazione dell’impianto di affinamento, destinato a completare il ciclo del riuso delle acque”.

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