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Giovedì, 28 Marzo 2024
Ambiente

Depuratori, proposta per la Regione

BRINDISI – Pronta una proposta alternativa alla soluzione sostenuta invece dalla Regione Puglia per lo sbocco in mare del nuovo depuratore di Bufalaria. I soggetti che hanno confezionato questa bozza si dicono certi che sarà possibile in questo modo giungere ad una soluzione entro 12 mesi. Il pacchetto prevede anche una deviazione dello sbocco del depuratore di Mesagne verso l’invaso del Cillarese. In entrambi i casi, il punto centrale è quello del massimo affinamento dei reflui da scaricare.

BRINDISI – Pronta una proposta alternativa alla soluzione sostenuta invece dalla Regione Puglia per lo sbocco in mare del nuovo depuratore di Bufalaria. I soggetti che hanno confezionato questa bozza si dicono certi che sarà possibile in questo modo giungere ad una soluzione entro 12 mesi. Il pacchetto prevede anche una deviazione dello sbocco del depuratore di Mesagne verso l’invaso del Cillarese. In entrambi i casi, il punto centrale è quello del massimo affinamento dei reflui da scaricare.

La proposta è nata in un incontro oggi alla Provincia, “per evitare l’inquinamento a Torre Guaceto causato dalle acque rivenienti da dai depuratori dei Comuni di Ceglie Messapica, Francavilla Fontana, Latiano e Mesagne”. Vi hanno partecipato il presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, erano presenti il sindaco di Brindisi Mimmo Consales, il presidente dell’Asi Marcello Rollo, i responsabili dell’Acquedotto pugliese e dell’Autorità Idrica Pugliese.

Al termine della riunione, è stato siglato un accordo tra tutti gli enti presenti da sottoporre alla Regione Puglia. La bozza prevede l’attivazione dell’impianto di affinamento già realizzato a Mesagne in cui saranno trattate le acque degli impianti  di Ceglie, Francavilla Fontana, Latiano e Mesagne che saranno poi convogliate nel canale Galina per confluire nella Diga del Cillarese. Queste acque, quindi, potranno essere utilizzate per l’agricoltura e per le industrie brindisine.

Per quanto riguarda il depuratore di Carovigno, l’accordo da sottoporre alla Regione Puglia prevede un nuovo impianto di affinamento a valle del  depuratore stesso e le acque doppiamente affinate potranno essere utilizzate per uso agricolo ed industriale. I rappresentanti degli Enti hanno, quindi, sottoscritto un accordo che, una volta approvato dalla Regione, potrà concretizzarsi nell’arco di 12 mesi.

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