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Diventa esasperante la questione rifiuti: il Tar sgonfia il contratto Monteco

BRINDISI – Si complica nuovamente la faccenda della raccolta rifiuti a Brindisi, e sembra davvero incredibile che si continui a sbagliare lasciando spazio ai ricorsi e agli interventi – doverosi - del Tar di Lecce. L’ultima tegola arriva con una sentenza depositata ieri mattina dalla terza sezione del tribunale amministrativo, che su ricorso di Ecotecnica Srl, la ditta che deteneva il servizio di raccolta della differenziata sino a quando l’appalto dei rifiuti è stato nelle mani di Innovambiente, ha dichiarato l’inefficacia del contratto del febbraio scorso tra Comune e Monteco, il nuove gestore del ciclo subentrato con gara alla stessa Innovambiente. Di fatto, Ecotecnica aveva impugnato la sua cancellazione dall’elenco dei fornitori del Comune, sia l’esclusione dal servizio di raccolta della differenziata. Vano il controricorso di Monteco.

BRINDISI – Si complica nuovamente la faccenda della raccolta rifiuti a Brindisi, e sembra davvero incredibile che si continui a sbagliare lasciando spazio ai ricorsi e agli interventi – doverosi - del Tar di Lecce. L’ultima tegola arriva con una sentenza depositata ieri mattina dalla terza sezione del tribunale amministrativo, che su ricorso di Ecotecnica Srl, la ditta che deteneva il servizio di raccolta della differenziata sino a quando l’appalto dei rifiuti è stato nelle mani di Innovambiente, ha dichiarato l’inefficacia del contratto del febbraio scorso tra Comune e Monteco, il nuovo gestore del ciclo subentrato con gara alla stessa Innovambiente. Di fatto, Ecotecnica aveva impugnato la sua cancellazione dall’elenco dei fornitori del Comune, sia l’esclusione dal servizio di raccolta della differenziata. Vano il controricorso di Monteco.

Come potrebbe risolversi, ora, l’ennesima grana? Riaffidando il servizio a Monteco e ottemperando alle richieste di Ecotecnica? Per ora l’amministrazione comunale ha convocato i capigruppo consiliari per venerdì mattina, per giungere ad una proposta unitaria che dipani anche questo pasticcio. Che capita nel momento sbagliato nell’ottica degli interessi del Comune e di Monteco, ma forse non di chi sta conducendo un braccio di ferro sin dall’inizio con la società di Campi Salentina. Le contestazioni da parte di alcuni settori sindacali si sono concentrate subito sia sul cambio dell’orario di avvio del servizio, che comporta la perdita di un’ora di straordinario notturno per il personale (dalle 5 si vuole passare alle 6), che su una sorta di indennità forfetizzata che risale ad un accordo con la Slia del 1985-86 che poi Monteco ha assicurato che non taglierà, sino a quella che in realtà è la principale rivoluzione contenuta nella bozza di piano industriale: la rotazione nelle attività di servizio.

La rotazione elimina posizioni consolidate nelle mansioni, forse qualche privilegio che si riteneva intoccabile. Ieri Fiadel, Cgil, Cisl e Uil hanno disertato l’incontro con Monteco in Confindustria sostenendo che il piano industriale determinerà a regime problemi occupazionali, leggendo in questa maniera l’intenzione di Monteco di mantenere – con turni a rotazione- una riserva di disponibilità a copertura di particolari esigenze delle squadre in servizio. Quindi diffida a Monteco dall’attuare senza preventivi accordi il piano industriale, e richiesta di incontro in municipio – con minaccia di sciopero -  cosa avvenuta stamani con l’assessore Cesare Mevoli. Ma poi è arrivata da Lecce la notizia della sentenza del Tar che rende inefficace da subito il contratto Comune-Monteco.

Su posizioni di maggiore disponibilità al dialogo con Monteco sono Cobas e Ugl, che tendono ad evitare una nuova crisi ai 280 dipendenti del servizio, inevitabile se salta nuovamente tutto, ma nel contempo intendono discutere non solo dell’ora di maggiorazione a rischio, ma anche di problemi tecnici come la limitatezza – a loro avviso – del parco spazzatrici e delle aree operative troppo grandi assegnate alle squadre. Cobas e Ugl incontreranno Monteco domani alle 17,30 negli uffici dell’azienda, in zona industriale, a meno che la sentenza del Tar non imponga cambi di programma.

I cittadini di Brindisi che pagano le tasse, inclusa quella per la raccolta rifiuti, attendono intanto di sapere come e quando potranno contare su una città più pulita e su un servizio essenziale più puntuale e decoroso dopo le incertezze e le defaillance degli ultimi anni. Servizio divenuto ambitissimo (il contratto Monteco reso inefficace dal Tar vale 28 milioni di euro in due anni). Ma a Brindisi c’è un problema: il personale costa il 22 per cento in più rispetto alla media nazionale. Non è facile trovare un’azienda che garantisca sia la qualità ottimale del servizio che la garanzia dei livelli retributivi. Ma in questi giorni pare si parli solo delle questioni del personale e molto meno di città pulita.

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