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Ecosistemi urbani, Minervini: "Nelle nostre città le iniziative spot non bastano"

BARI - E' l'assessore regionale alla mobilità, e la sostanziale bocciatura delle città pugliesi in questo settore (ma non sol0) nello studio 2010 sugli ecosistemi urbani di Legambiente e Ambiente Italia, non è un buon segnale. "Serve più coraggio da parte degli amministratori locali. Occorre mettere in campo nel sistema urbano strumenti incisivi, le iniziative spot non bastano, occorrono politiche integrate", ha detto oggi Guglielmo Minervini dopo aver letto "IlSole24Ore".

BARI - E' l'assessore regionale alla mobilità, e la sostanziale bocciatura delle città pugliesi in questo settore (ma non solo) nello studio 2010 sugli ecosistemi urbani di Legambiente e Ambiente Italia, non è un buon segnale.  "Serve più coraggio da parte degli amministratori locali. Occorre mettere in campo nel sistema urbano strumenti incisivi, le iniziative spot non bastano, occorrono politiche integrate", ha detto oggi Guglielmo Minervini dopo aver letto "IlSole24Ore".

Per le città pugliesi un bilancio in chiaroscuro, secondo la nota dell'assessorato: tutti hanno guadagnato posizioni rispetto allo scorso anno, tranne Foggia, ma solo Bari è a metà classifica con dati superiori alla media nazionale. "Guardiamo il bicchiere mezzo pieno - ha proseguito Minervini - . Le posizioni guadagnate dai capoluoghi di provincia pugliesi dimostrano un trand positivo che configura la capacità di miglioramento da parte delle nostre città e che non ci schiaccia nell'immagine stereotipata di città del Sud peggiori di quelle del Nord".

Verona, Milano, Torino, Lecco, Roma, Como stanno peggio, rileva l'assessore regionale. "Ci sono ancora molte criticità - torna a commentare Monervini riguardo i capoluoghi della Puglia - ma gli indicatori si basano su fenomeni molto articolati. Negli spazi urbani aree sono inerti al cambiamento, ad esempio è difficile recuperare in pochi anni rispetto ad alcuni fattori come verde pubblico e mobilità urbana in quanto ci sono vincoli urbanistici e incrostazioni negli stili di vita, per questo occorrono scelte coraggiose".

Allora Bari può diventare un esempio virtuoso,  che nel rapporto di Legambiente si distingue per essere stata la prima città del Sud ad aver adottato il bike sharing, e adesso sarà seguita da Foggia e l'impegno della Regione andrà in sostegno di queste scelte.

"La Puglia ha fatto un buon cammino ma serve il punto di svolta - ha detto ancora Minervini -. L'ecosistema urbano non incide solo su una migliore qualità della vita, ma è anche leva di sviluppo se si guarda al trasporto pubblico o alle politiche energetiche. Su questi ambiti in particolare la Regione si sta muovendo in due direzioni: abbiamo di recente approvato una legge regionale sulle energie alternative e stiamo lavorando alla modernizzazione e efficienza del trasporto pubblico locale, sul quale però pende il cappio dei tagli del governo che potrebbero vanificare i nostri sforzi".

Tuttavia "noi vogliamo continuare a investire in mobilità sostenibile e ciclabile - ha concluso l'assesore regionale -  con una politica strutturata che da un lato potenzi il sistema infrastrutturale e dall'altro offra a target di cittadini più sensibili, come pedolari e studenti, un parco mezzi adeguato a un autentico choc su due ruote».

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