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Venerdì, 29 Marzo 2024
Ambiente

Formica: Comune e Regione ai ferri corti

BRINDISI - “L'impianto di recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali in località Formica a Brindisi è stato autorizzato con provvedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale dell'Ufficio Inquinamento e Grandi impianti tenendo conto dei pronunciamenti dei soggetti chiamati ad esprimersi all'interno della Conferenza di Servizi".

BRINDISI - “L'impianto di recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali in località Formica a Brindisi è stato autorizzato con provvedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale dell'Ufficio Inquinamento e Grandi impianti tenendo conto dei pronunciamenti dei soggetti chiamati ad esprimersi all'interno della Conferenza di Servizi. Nello specifico il Comune di Brindisi ha prodotto un parere favorevole, con determina dirigenziale nr. 136 del 10 settembre 2013, all'impianto con prescrizioni che sono puntualmente confluite nel provvedimento di autorizzazione".

L'assessore regionale all'Ambiente, Lorenzo Nicastro, rispedisce al mittente le critiche pervenute dal sindaco di Brindisi, Mimmo Consales: "In ragione di questo ho difficoltà a comprendere le dichiarazioni di chi accusa gli uffici regionali di aver ignorato il punto di vista del Comune. Rispetto a chi invece interviene invitando a sospendere le attività presso il sito in attesa delle conclusioni del processo penale inviterei a consultare il provvedimento di autorizzazione", afferma Nicastro.

"Dalla semplice consultazione del provvedimento infatti si ricavano informazioni preziose che riporto per dovere di chiarezza citando testualmente l'atto amministrativo 'il Tribunale di Brindisi, in data 12 giugno 2012, considerato che la ripresa dell’attività di impresa, sia pure sotto lo stringente controllo dell’autorità giudiziaria, appare maggiormente rispondente anche all’interesse pubblico di tutela della salute e del territorio, nominava come amministratore giudiziario dell’impianto il sig. Roberto Paoletti'. E ancora: 'In data 14 gennaio 2013, a seguito di varie interlocuzioni con gli Uffici Regionali (da ultima, nota dell’11 gennaio 2013), a seguito risultanze del sopralluogo effettuato in data 13 novembre 2012, finalizzato anche alla verifica di ottemperanza alle prescrizioni di cui all’Aia n. 348/2008, il Tribunale di Brindisi autorizzava il gestore a riprendere le attività di normale utilizzo dell’impianto, sotto la sorveglianza dell’amministratore giudiziario' ".

"Va da sé che una ripresa dei conferimenti, soprattutto se sotto la sorveglianza dell'amministratore giudiziario, non può prescindere dalle autorizzazioni ambientali: per questo l'iter è stato portato a termine e, sulla base dei requisiti, concesso il parere favorevole”, conclude l'assessore regionale. Ma la risposta dal Comune di Brindisi arriva in giornata:  “Mi auguro che l’assessore regionale all’Ambiente Lorenzo Nicastro abbia semplicemente letto male le carte della discarica di contrada Formica, incappando nelle imprecisioni che ho letto nella sua nota. Diversamente – e non voglio pensarlo – si tratterebbe di pura cattiva fede”, replica il sindaco Consales.

“Il parere rilasciato dal Comune di Brindisi, peraltro non vincolante, si riferiva agli aspetti ambientali e si basava su quanto dichiarato dall’Asl e dall’Arpa. Per quanto riguarda, invece, il rischio sanitario, ho fatto immediatamente rilevare a Nicastro che per il rilascio dell’Aia era necessaria una valutazione del rischio sanitario dell’area in questione, così come peraltro previsto da una apposita legge regionale che in sede di emissione del provvedimento la Regione Puglia ha totalmente ignorato", sostiene Mimmo Consales.

"Confermo, pertanto, che faremo valere le nostre ragioni dinanzi al Tar di Bari ed anche per evitare strumentalizzazioni stiamo valutando anche il ritiro del nostro parere rilasciato in sede di conferenza di servizi. Nel caso in cui tutto questo non dovesse bastare sono pronto a sospendere l’efficacia dell’Aia con una apposita ordinanza sindacale. Nessuno giochi sulle parole per giustificare manovre poco chiare che vanno solo a discapito della salute dei cittadini di Brindisi”.

 

 

 

 

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