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Martedì, 23 Aprile 2024
Ambiente

Fotovoltaico, dura solo un giorno il regolamento di Ferrarese. Stasera la giunta regionale ha varato il proprio

BRINDISI – La notizia è arrivata prima attraverso i canali di consiglieri regionali come Giovanni Epifani, che ha commentato lapidario: “La Provincia avrebbe potuto attendere almeno 24 ore prima di provocare tutto ciò che è successo ieri”. Poi attraverso i canali ufficiali: la giunta pugliese stasera ha approvato Le Linee guida regionali per gli insediamenti di energie rinnovabili. In altre parole, il regolamento voluto da Massimo Ferrarese ha avuto solo 24 ore di vita. A meno che il presidente della Provincia di Brindisi non si ostini ad ignorare una legge che affida il compito di regolamentare il settore solo alle Regioni e alle Province autonome come Bolzano, e sempre nell’ambito delle direttive del governo nazionale. Non c’è stato neppure il tempo, in pratica, per mandare a Bari il testo licenziato ieri a maggioranza dal consiglio provinciale.

BRINDISI – La notizia è arrivata prima attraverso i canali di consiglieri regionali come Giovanni Epifani, che ha commentato lapidario: “La Provincia avrebbe potuto attendere almeno 24 ore prima di provocare tutto ciò che è successo ieri”. Poi attraverso i canali ufficiali: la giunta pugliese stasera ha approvato Le Linee guida regionali per gli insediamenti di energie rinnovabili. In altre parole, il regolamento voluto da Massimo Ferrarese ha avuto solo 24 ore di vita. A meno che il presidente della Provincia di Brindisi non si ostini ad ignorare una legge che affida il compito di regolamentare il settore solo alle Regioni e alle Province autonome come Bolzano,  e sempre nell’ambito delle direttive del governo nazionale. Non c’è stato neppure il tempo, in pratica, per mandare a Bari il testo licenziato ieri a maggioranza dal consiglio provinciale.

“Procedure più veloci e semplificate grazie ai sistemi informatici e grande attenzione al territorio. Sono queste le principali novità delle Linee Guida regionali in materia di energie rinnovabili che entrano in vigore l’1 gennaio 2011. Procedure più veloci – fa sapere una nota della Regione Puglia - e semplificate grazie ai sistemi informatici e grande attenzione al territorio. Il documento è stato adottato questa sera dalla Giunta regionale in prima lettura. E passa all’esame delle Commissioni regionali competenti per poi tornare in Giunta per la approvazione definitiva”.

Insomma, attraverso i consiglieri regionali brindisini, un eventuale emendamento partito da piazza S.Teresa potrebbe ancora arrivare a Bari. Uno di questi potrebbe essere Euprepio Curto, e faranno certamente la loro parte quelli del Pd. “Si tratta di un atto con il quale la Regione Puglia partendo dalle Linee Guida Nazionali e in attesa del decreto che assegnerà alle Regioni la quota minima di produzione di energia da fonti rinnovabili, individua le aree non idonee all’installazione di impianti. Il testo delle Linee Guida redatto dai Servizi ‘Energia, Reti e infrastrutture per lo Sviluppo’, ‘Assetto del Territorio’, ‘Ecologia’ e ‘Agricoltura’, si compone di oltre 200 pagine”, spiega ancora la nota.

“Nella nuova procedura convergono infatti una serie di sottoprocedimenti (basti pensare a quelli per la tutela del paesaggio, dell’ambiente e della salute), ma a fare la differenza rispetto al passato sarà soprattutto la procedura completamente informatizzata, quindi molto più veloce. È stato studiato un sistema che mette insieme il procedimento amministrativo con i dati di carattere territoriale attraverso due portali, quello dell’Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l’Innovazione www.sistema.puglia.it e il SIT, il multipremiato Sistema Informativo Territoriale, che contiene mappe e informazioni di carattere territoriale accessibili anche da parte di chi propone l’installazione di un impianto”.

Così, ed è una cosa che interessa parecchio le aziende, è possibile arrivare all’espressione del parere entro 180 giorni. “La documentazione sarà generata da Sistema Puglia per l’aspetto amministrativo e dal SIT per quello cartografico, anche gli allegati – spiega sempre il comunicato diramato questa sera dalla Regione Puglia - dovranno avere formato digitale e il tutto viaggerà con la posta elettronica certificata, inclusa la corrispondenza tra le amministrazioni. Si calcola che solo per questo aspetto saranno risparmiati 45 giorni”. Il nuovo meccanismo autorizzativo sarà illustrato all’inizio di dicembre durante il Festival dell’Innovazione, dopo partirà una sperimentazione di un mese con il rilascio delle “password test”.

“La Regione Puglia” – ha detto la vice presidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone – ha compiuto il grande sforzo di equilibrare le esigenze dello sviluppo con quelle dell’ambiente, del paesaggio e dell’agricoltura. Inoltre il procedimento autorizzativo è stato adeguato alle Linee Guida nazionali che per molti aspetti sono debitrici dell’esperienza pugliese. Tutto questo è stato compiuto in soli 90 giorni, contro i sette anni che abbiamo dovuto attendere per le linee guida nazionali (tanto tempo è passato dalla legge del 2003 al decreto del settembre scorso, ndr)”.

“In questo documento – ha concluso Loredana Capone – la ricostruzione delle aree non idonee è particolarmente importante perché le linee guida nazionali chiariscono che le Regioni non sono titolari sulle quote di energie rinnovabili. Quindi la legislazione regionale non può stabilire la quota massima di impianti sul suo territorio. Non potendo agire sulle quote abbiamo agito sulle aree non idonee. Così accompagniamo lo sviluppo senza distruggere la bellezza del nostro territorio”.

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