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Friolo attacca Ferrarese: "Critica il fotovoltaico ma a Oria spuntano progetti della famiglia"

BRINDISI - “Ferrarese predica bene e razzola male: prima introduce le norme per regolamentare il fotovoltaico e poi però viene fuori che ci sono persone legate a lui da rapporti di strettissima parentela che si avvantaggiano di un investimento in pannelli solari a Oria”. A parlare è il vicecoordinatore provinciale del Pdl Maurizio Friolo, che commenta così la notizia data per primo dal sito “www.ilcontrovento.it”, secondo la quale il Comune di Oria avrebbe discusso proprio la settimana scorso in Consiglio di un progetto per l'installazione di pannelli da 15 Mw (10 su serre e 5 su terra) distribuiti su 26 ettari in contrada Palombara ad Oria, su terreni di proprietà della famiglia D'Antona, stretta parente di Ferrarese. Il progetto legato al fotovoltaico risulta essere della società “Ge.Fin Energy”. Il Pdl commenta subito in maniera polemica: “Ferrarese predica bene e razzola male – dice Friolo -, capisco che non sia giusto escludere qualcuno da investimenti perchè “parente di...”, ma credo che in questo caso ci fosse un problema di opportunità. Ma è un problema che, evidentemente, Ferrarese si è ben guardato dal porsi. Noi politici dovremmo dare un esempio. In tal senso, sentirò anche il sindaco di Oria, che oltrettutto è consigliere d'opposizione in Provincia. Anche gli enti devono ben vigilare in questi casi”. Proprio nei giorni scorsi, Ferrarese aveva portato in giunta (e poi toccherà al Consiglio) un regolamento per contrastare il “fotovoltaico selvaggio”, inteso come il dilagare di investimenti sui pannelli solari. Il sempre più crescente numero di progetti rischia infatti di creare qualche problema di impatto ambientale, soprattutto per un'agricoltura già di per sé in crisi. Il regolamento della Provincia tende quindi a mettere “paletti” ai pannelli, visto che tra le norme inserite c'è il divieto di apporre pannelli ad una eccessiva vicinanza rispetto alle strade provinciale, così come il fotovoltaico non dovrebbe comparire nelle aree con una certa pendenza. In più, è previsto anche un obbligo di costruire serre per il 10% dell'area che sarà utilizzato per il fotovoltaico. La realizzazione delle serre sarà ovviamente a carico della società titolare del relativo progetto.

BRINDISI - “Ferrarese predica bene e razzola male: prima introduce le norme per regolamentare il fotovoltaico e poi però viene fuori che ci sono persone legate a lui da rapporti di strettissima parentela che si avvantaggiano di un investimento in pannelli solari a Oria”.

A parlare è il vicecoordinatore provinciale del Pdl Maurizio Friolo, che commenta così la notizia data per primo dal sito “www.ilcontrovento.it”, secondo la quale il Comune di Oria ha approvato proprio la settimana scorsa in consiglio la convenzione per un progetto di installazione di pannelli da 15 Mw (10 su serre e 5 su terra) distribuiti su 26 ettari in contrada Palombara ad Oria, su terreni di proprietà della famiglia D'Antona, cui appartengono cognato e moglie di Ferrarese. Il progetto legato al fotovoltaico risulta essere della società “Ge.Fin Energy”.

Il Pdl commenta subito in maniera polemica: “Ferrarese predica bene e razzola male – dice Friolo -, capisco che non sia giusto escludere qualcuno da investimenti perchè “parente di...”, ma credo che in questo caso ci fosse un problema di opportunità. Ma è un problema che, evidentemente, Ferrarese si è ben guardato dal porsi. Noi politici dovremmo dare un esempio. In tal senso, sentirò anche il sindaco di Oria, che oltrettutto è consigliere d'opposizione in Provincia. Anche gli enti devono ben vigilare in questi casi”.

Proprio nei giorni scorsi, Ferrarese aveva portato in giunta (e poi toccherà al consiglio provinciale) un regolamento per contrastare il “fotovoltaico selvaggio”, inteso come il dilagare di investimenti sui pannelli solari. Il sempre più crescente numero di progetti rischia infatti di creare qualche problema di impatto ambientale, soprattutto per un'agricoltura già di per sé in crisi.

Il regolamento della Provincia tende quindi a mettere “paletti” ai pannelli, visto che tra le norme inserite c'è il divieto di apporre pannelli ad una eccessiva vicinanza rispetto alle strade provinciale, così come il fotovoltaico non dovrebbe comparire nelle aree con una certa pendenza. In più, è previsto anche un obbligo di costruire serre per il 10% dell'area che sarà utilizzata per il fotovoltaico. La realizzazione delle serre sarà ovviamente a carico della società titolare del relativo progetto.

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