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Sabato, 20 Aprile 2024
Ambiente Ostuni

Gli Orti del futuro: adozione in Consiglio

OSTUNI - Un ricco e storico patrimonio ambientale da riqualificare e rigenerare. All’ordine del giorno della seduta di domani (ore 17) del Consiglio comunale spicca l’adozione del progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana della zona degli Orti “extra moenia”, a valle del Centro storico. Un piano finanziato per un milione di euro dalla Regione Puglia e che prevede in primo luogo l’acquisizione (mediante esproprio) della fascia di orti strettamente addossata al borgo di Ostuni.

OSTUNI - Un ricco e storico patrimonio ambientale da riqualificare e rigenerare.  All’ordine del giorno della seduta di domani (ore 17) del Consiglio comunale spicca l’adozione del progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana della zona degli Orti “extra moenia”, a valle del Centro storico. Un piano finanziato per un milione di euro dalla Regione Puglia e che prevede in primo luogo l’acquisizione (mediante esproprio) della fascia di orti strettamente addossata al borgo di Ostuni.

Un’area di circa 3 ettari che si estende dall’incrocio della strada di “Ic-Iac” sino ai terreni che abbracciano via Pinto (immediatamente sottostanti viale Oronzo Quaranta).

In cantiere, opere attese da tempo, a partire dalla ricostruzione e dal restauro dei terrazzamenti: un ripristino che avverrà utilizzando materiali e tecniche propri della tradizione locale. Inoltre, grazie ai fondi messi  disposizione, si provvederà al restauro degli antichi fabbricati rurali, nonché delle cisterne, degli acquari e delle canalizzazioni originarie, attraverso un complessivo piano di riqualificazione dell’intera zona.

L’area degli orti fino a pochi decenni fa era gestita da orticoltori che ne hanno garantito la quotidiana manutenzione, conferendo alla stessa un rigoroso ordine geometrico, a dimostrazione di quanto la conduzione agricola abbia contribuito ad accrescere il “valore paesaggistico” del territorio.

Negli anni ’60 e ’70 con il progressivo spopolamento del centro storico e l'esodo degli abitanti verso i quartieri nuovi della città, venivano meno anche i “giardinieri”, con il conseguente abbandono della coltura degli orti e il lento degrado delle sistemazioni agrarie terrazzate. Gli orti costituiscono quindi la memoria storica della comunità locale e rappresentano tuttora sulla carta un modello funzionale sostenibile dal punto di vista ambientale.

Il Progetto definitivo dell'opera è stato redatto dall'Ufficio tecnico comunale di Ostuni e punta a concretizzare diversi interventi: acquisizione al patrimonio comunale delle aree di intervento (si provvederà all'acquisizione al patrimonio comunale dei terreni rientranti nell'area di progetto attualmente di proprietà privati i quali versano prevalentemente in stato di abbandono); pulizia e bonifica delle aree (l’area sarà interessata dalla rimozione di rifiuti di vario genere ed anche pericolosi, oltre che dalla eliminazione di alberi appartenenti a specie anche esotiche che negli anni sono stati impiantati, alterando l’assetto visivo del caratteristico paesaggio terrazzato, dall’eliminazione della vegetazione infestante le superfici murarie e gli antichi fabbricati); ripristino dei terrazzamenti, dei muri perimetrali, delle scale in pietra di collegamento ai terrazzamenti posti a quote differenti, dei fabbricati, delle cisterne e degli acquari e degli antichi fabbricati destinati a deposito attrezzi, le canalizzazioni, le cisterne e gli acquari.

E poi ancora: riqualificazione dell’area degradata da precedenti sbancamenti con realizzazione di spazi verdi destinati ad attività ludico-ricreative e didattiche, di posti auto opportunamente schermati e servizi; accessibilità e viabilità pedonale (il collegamento tra interno dei terrazzamenti e di questi con il centro storico e le aree limitrofe, sarà garantito grazie al ripristino degli antichi percorsi, delle gradinate ed alla creazione di nuova viabilità pedonale in grado di legare funzionalmente l’area a valle degli orti terrazzati con Viale Oronzo Quaranta, in corrispondenza della “Chiesa della Stella”, per l’accesso al borgo medievale).

La parte di orti periurbana oggetto di intervento di recupero, riqualificazione e rifunzionalizzazione da parte dall’Amministrazione comunale di Ostuni, presenterà due differenti tipologie di destinazioni d'uso: un'area, là dove negli ultimi anni è stata effettuata un’attività di sbancamento da parte di privati (che hanno compromesso irrimediabilmente l’ordine dei terrazzamenti e la possibile conduzione orticola), sarà destinata a verde e servizi pubblici; un’altra fascia, attualmente occupata da orti terrazzati in disuso, sarà destinata al ripristino dell’attività orticola mediante il coinvolgimento della comunità locale (ortolani che conducono alcuni orti terrazzati nell’area circostante, istituzioni scolastiche, associazioni culturali, cittadini).

Respingendo le osservazioni presentate da una decina di proprietari dei terreni interessati, il Comune si appresta così a dare corso anche alle procedure di esproprio. Tuttavia, il Comune ritiene che la posizione di coloro che da tempo coltivano e manutengono il fondo (quando ciò sia effettivamente accertato – e si tratta di pochi casi) possa essere valorizzata prevedendo una preferenza nell’assegnazione del fondo medesimo allorché lo stesso rientri tra quelli previsti dal progetto da concedere a terzi per la coltivazione.

“Contestualmente all’avvio delle fasi di recupero degli orti terrazzati, verranno realizzati – si evidenzia nella proposta progettuale - degli incontri pubblici con la comunità locale (cittadini, associazioni culturali, ambientaliste, gastronomiche, scuole, singoli ortolani) con particolare riferimento a tutti quei soggetti che hanno maturato nel corso degli anni un percorso di gestione sociale delle aree agricole periurbane (orti sociali, orti didattici), al fine di scambiare esperienze, riflessioni e condividere gli obiettivi che la Pubblica amministrazione intende perseguire".

La strategia da adottare per la gestione dell’area sarà quella di individuare dei referenti per il Comune (associazione degli ortolani, circolo didattico, scuola agraria) che siano in grado di aggregare tutti quei soggetti interessati a svolgere un ruolo attivo e propositivo nella tutela, gestione e valorizzazione degli orti terrazzati di Ostuni”.

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