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Gli scarti edili? Prelevati da Costa Morena, scaricati a Villanova

OSTUNI - Gli scarti edili di Costa Morena smaltiti ad un palmo dalla spiaggia di Villanova. Tanto hanno scoperto gli agenti del Comando della Forestale di Brindisi con l’ausilio del personale della Stazione di Ostuni, che alle prime luci della mattinata hanno sorpreso in flagranza un autotrasportatore impegnato a scaricare il suo carico inquinante. A destare sospetti è stato un autocarro colmo sino all’orlo di materiale di risulta. Le indagini hanno appurato che il mezzo, dopo aver caricato rifiuti speciali non pericolosi costituiti da terre e rocce da scavo da un cantiere sito in località Costa Morena di Brindisi, aveva fatto tappa presso un terreno ubicato alle porte della borgata di Villanova, lungo il litorale della Città bianca.

OSTUNI - Gli scarti edili di Costa Morena smaltiti ad un palmo dalla spiaggia di Villanova. Tanto hanno scoperto gli agenti del Comando della Forestale di Brindisi con l’ausilio del personale della Stazione di Ostuni, che alle prime luci della mattinata hanno sorpreso in flagranza un autotrasportatore impegnato a scaricare il suo carico inquinante. A destare sospetti è stato un autocarro colmo sino all’orlo di materiale di risulta. Le indagini hanno appurato che il mezzo, dopo aver caricato rifiuti speciali non pericolosi costituiti da terre e rocce da scavo da un cantiere sito in località Costa Morena di Brindisi, aveva fatto tappa presso un terreno ubicato alle porte della borgata di Villanova, lungo il litorale della Città bianca.

Il pedinamento dell’autocarro ha avuto inizio lungo Strada statale 379 Brindisi-Bari; il mezzo dopo aver  lasciato la superstrada allo svincolo di Gorgognolo, si sarebbe diretto nella località balneare ostunese. Sempre seguito a debita distanza, lo si notava mentre scaricava, mediante ribaltamento del cassone, i rifiuti trasportati all’interno di un terreno.

Da qui il blitz.  L’autista del autocarro - O. B., 30 anni, casertano, dipendente della  società proprietaria del mezzo, impresa con sede legale a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta – era privo di documentazione che potesse in qualche modo giustificare lo scarico del materiale. Di conseguenza gli agenti hanno  proceduto al sequestro del mezzo, dell’area ed al deferimento alla  locale Procura della Repubblica dell’autista e del legale rappresentante della società (O. P., 50 anni, anch’egli casertano), per la violazione delle norme in materia ambientale.

I rifiuti, anziché essere smaltiti presso centri autorizzati, erano stati illegalmente abbandonati nel terreno, sicuramente al fine di dimezzare i costi di gestione. E’ noto che smaltirli regolarmente ha un prezzo, nell’occasione non sopportato dalla società trasportatrice. Sul terreno, oltre allo scarico in questione, erano stati illegalmente scaricati altri rifiuti della medesima tipologia ed anche di varia natura, quali pneumatici parzialmente interrati, conci di tufo e cemento.

Tanto l’autista quanto il suo datore di lavoro rischiano una pena che varia da sei mesi ad un anno di arresto o un’ammenda da 2.600 a 26.000 euro. Oltre al deferimento all’Autorità Giudiziaria, alla società veniva contestata la mancata compilazione del formulario di identificazione rifiuti (con contestuale sanzione amministrativa pari a 3.100 euro), documento ufficiale previsto dalla normativa di settore ed indispensabile per la tracciabilità del rifiuto dal luogo di produzione al luogo di smaltimento.

Le indagini intanto proseguono. Sono in corso, infatti, ulteriori accertamenti al fine di individuare il proprietario dell’area sottoposta a sequestro, al fine  verificarne eventuali responsabilità penali.

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