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I boschi del disonore. Anche Eternit

BRINDISI – Vuoi fare una passeggiata all’aria aperta e in mezzo all’incanto del verde? Vai fuori Brindisi e tra mare, cielo e sole, troverai solo rifiuti (e che rifiuti). Dal bosco di Santa Teresa e dei Lucci fino ad arrivare all’oasi protetta delle Saline (tutte in zona Cerano) trovi solo immondizia. La primavera? Arriva altrove, i colori e gli odori (vedi foto) sono ben altri. Dopo i servizi lungo il corso del Canale Patri e quello nei pressi dell’ex macello, al Paradiso, ecco un altro viaggio di BrindisiReport.it tra le discariche che nessuno vede e nessuno rimuove.

BRINDISIVuoi fare una passeggiata all’aria aperta e in mezzo all’incanto del verde? Vai fuori Brindisi e tra mare, cielo e sole, troverai solo rifiuti (e che rifiuti). Dal bosco di Santa Teresa e dei Lucci fino ad arrivare all’oasi protetta delle Saline (tutte in zona Cerano) trovi solo immondizia. La primavera? Arriva altrove, i colori e gli odori (vedi foto) sono ben altri. Dopo i servizi lungo il corso del Canale Patri e quello nei pressi dell’ex macello, al Paradiso, ecco un altro viaggio di BrindisiReport.it tra le discariche che nessuno vede e nessuno rimuove.

Discariche a cielo aperto, tra alberi, verde e mare. Uno scempio per occhi e coscienza che non risveglia di certo la primavera. Una passeggiata che ti fa perdere il gusto di farla. Perché accanto non trovi sentieri ma solo quantità incommensurabile di rifiuti di ogni genere. Dalla plastica al vetro, ai rifiuti organici e non, a quelli, ovviamente non potevano mancare, tossici e altamente inquinanti. Si parte dal Bosco di Santa Teresa per respirare solo aria contaminata da rifiuti anche tossici e dannosi come l’eternit per esempio. Per non parlare, se la pseudo passeggiata primaverile tocca l’oasi protetta dei boschi a sud Brindisi (vedi foto) tra la visione della centrale Enel di Cerano, a completare il quadretto ci sono buste in plastica piene di qualsiasi cosa e  poi riempire ogni spazio dell’oasi con legno, marmo, ferro e chi più ne ha più ne “butti”.

Uno scempio a cielo aperto altro che discarica. Pneumatici, bidoncini in plastica, ferrosi, bottiglie di ogni genere e tipo, il territorio brindisino oramai è diventato un ammasso di rifiuti grazie alla noncuranza delle persone che non rispettano nemmeno la città in cui vivono. Bosco Santa Teresa, Bosco Colemi e dei Lucci, nella zona di Cerano e nei pressi del canile comunale del capoluogo è come passare da una zona off limits, altro che protetta.

Il Salento, la Puglia, mete di mare e sole, ma guardando queste foto, la voglia di fare una scampagnata domenicale o una semplice passeggiata, viene meno. Dovremmo ritenerci fortunati a vivere in uno dei posti più belli e caratteristici del mondo ed invece siamo solo bravi, a volte, a distruggerlo. E’ bello, soprattutto in questo periodo di campagna elettorale, come è successivo in tutte le precedenti, parlare di pulizia, risolvere i problemi e pensare a valorizzare le bellezze della Puglia. Intanto questa è Brindisi, questa è la situazione deprimente che vige nei posti dove si dovrebbe solo respirare aria sana e pulita e dove la vegetazione dovrebbe nascere rigogliosa.

Il fotoservizio è di Margherita Bardaro

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