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Giovedì, 25 Aprile 2024
Ambiente

Il Comune si costituirà contro Enel

BRINDISI - Hanno impiegato pochissimo tempo i legali del Comune di Brindisi ad esprimere il loro parere sulla costituzione di parte civile dell’Ente nel procedimento penale riguardante la ormai nota vicenda-Enel, che vedrà a processo alcuni dirigenti di Enel Produzione, accusati dell'inquinamento dei campi circostanti la centrale Enel di Cerano. L'ufficio legale ha comunicato al sindaco nulla osta alla costituzione di parte civile, e Consales ha già dato mandato per predisporre l'atto che sarà presentato ai giudici alla prima udienza del processo, prevista per dicembre.

BRINDISI - Hanno impiegato pochissimo tempo i legali del Comune di Brindisi ad esprimere il loro parere sulla costituzione di parte civile dell’Ente nel procedimento penale riguardante la ormai nota vicenda-Enel, che vedrà a processo alcuni dirigenti di Enel Produzione, accusati dell'inquinamento dei campi circostanti la centrale Enel di Cerano. L'ufficio legale ha comunicato al sindaco nulla osta alla costituzione di parte civile, e Consales ha già dato mandato per predisporre l'atto che sarà presentato ai giudici alla prima udienza del processo, prevista per dicembre.

Una costituzione che il consigliere comunale del PD, Salvatore Valentino, in un comunicato diramato in mattinata aveva dichiarato "auspicabile” per quattro motivi: «Il mancato rispetto di Enel delle convenzioni sottoscritte con la città, la tardiva realizzazione degli investimenti per la riduzione dell'impianto ambientale, il danno arrecato alla salute dei cittadini ed il condizionamento della politica locale».

Sull'argomento centrali c'è da segnalare una nota anche della Uil-Uilcem, preoccupata che «la vicenda che negli ultimi giorni coinvolge le Istituzioni brindisine con l'Enel possa complicare ancora di più il fragile equilibrio che si era creato negli ultimi tempi con nuove disponibilità ed aperture al dialogo da parte della politica disposta a recuperare il tempo perduto in inutili e sterili prese di posizione che tanti problemi hanno procurato». La Uil ricorda che negli ultimi anni sia nella centrale di Cerano che nel petrolchimico sono stati effettuati importanti investimenti tesi al rispetto dell'ambiente e della salute, e invita ad «evitare inutili polemiche o richieste strumentali che ancora oggi qualche politico locale pone».

Proprio ai sindacati del settore energetico si rivolgono il dottor Maurizio Portaluri e l'associazione Salute pubblica, che in una lettera riportano l'attenzione sulla riattivazione della centrale di Brindisi Nord, di proprietà di Edipower: «La polvere di carbone, secondo l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, provoca malattie dell'apparato respiratorio come la pneumoconiosi, alterazioni pleuriche, enfisema, bronchite cronica, rapida perdita della funzione polmonare, ma anche tumore al polmone e tumore allo stomaco. Le malattie respiratorie si generano per esposizione cumulativa, cioè è determinante la dose di polvere nel tempo. Una misura di reale prevenzione può essere solo l'immediata cessazione della dispersione di polvere di carbone. Si tratta di una evidenza già nota che non richiede, per essere confermata, la conta di ulteriori morti e malati». Secondo Portaluri, «tutti devono essere consapevoli che l'attività di produzione di energia con il carbone ha dei costi che vengono pagati anche dalla collettività in termini di salute e di riduzione di altre attività produttive, si pensi all'agricoltura ed al turismo, di cui si deve tenere conto», e dunque «discutere di Brindisi Nord senza discutere della salute di chi ci lavora e ci abita vicino è estremamente riduttivo».

Intanto, proprio dopo le polemiche sul ritorno alla produzione della vecchia centrale, il direttore generale di Edipower, Stefano Pastore, ha chiesto un incontro al sindaco Consales. Quest'ultimo ha accettato la richiesta: l'incontro si terrà mercoledì 5 settembre e sarà allargato a tutti i capogruppo consiliari.

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