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Giovedì, 18 Aprile 2024
Ambiente

Il Wwf: inutile negare l'evidenza: Cerano primo produttore di CO2 in Italia.

BRINDISI - "Per quanto l'Enel continui a propagandare le innumerevoli bontà del suo sistema produttivo , è indubbio che la centrale di Cerano sia da annoverare quale prima centrale elettrica responsabile dell'emissione di Co2, il gas ad effetto serra la cui sempre maggiore concentrazione in atmosfera sta determinando il drammatico fenomeno del surriscaldamento del pianeta". Lo sosteiene il Wwf di Brindisi, che sposa interamente la tesi di Greenpeace con annessa graduatoria relativa alle emissioni di anidride carbonica nel 2006, in cui la classifica degli impianti è guidata dala termoelettrica a sud di Brindisi. Va eicordato che Enel, dal canto proprio, ha risposto evifdenziando che negli anni l'azienda ha ridotto di parecchio le cosidette emissioni ad impatto locale (biossidi di azoto, polveri sottili e biossidi di zolfo su tutti) mentre la CO2 è un problema non del territorio, ma globale. "Partiamo da alcuni dati di fatto - rileva però il Wwf di Brindisi - Il clima si modifica da sempre . Tuttavia questa naturale evoluzione ha subito una brusca accelerazione negli ultimi anni. La ricerca della composizione chimica dell’atmosfera in epoche passate ci dimostra che oggi vi è la maggiore concentrazione di Co2 rispetto almeno gli ultimi 800.000 anni (gli zeri sono giusti ). La conseguenza è che la temperatura globale della superficie terrestre dal 1860 è progressivamente aumentata di quasi 1°C. Un dato che, a un non esperto , può sembrare poco significativo ma che in realtà è molto importante e , soprattutto , grave in quanto incide sui cambiamenti climatici". "Oltre ai danni di natura economica, i cambiamenti climatici producono effetti devastanti sul patrimonio della biodiversità del pianeta. Secondo gli esperti, il riscaldamento globale può alterare un terzo della superficie degli habitat entro la fine del secolo e portare all’estinzione nei prossimi 50 anni circa un milione di specie tra animali e vegetali. Un rischio gravissimo a cui la comunità internazionale sta tentando di rispondere con vari trattati di cui il più noto è del 1997 conosciuto meglio come Protocollo di Kyoto”. "Purtroppo , noi Italiani - dice il Wwf - come sempre dobbiamo distinguerci e nonostante il nostro governo abbia sottoscritto tale accordo , ad oggi presentiamo un bilancio in rosso avendo aumentato le emissioni del 13% anziché diminuirle del 6,5% rispetto ai dati di riferimento del 1990 . Testualmente per inquinamento si intende atto o effetto dell’inquinare ovvero dell’introdurre nell’ambiente naturale sostanze chimiche o biologiche, o fattori fisici , in quantità tali da provocare disturbi o danni all’ambiente stesso. In particolare la centrale Enel di Cerano da sola assorbe ben oltre il 10% di tutte le quote di emissione disponibili per il settore termoelettrico in Italia con un totale di quasi 14 milioni di tonnellate di Co2 . Una quantità talmente considerevole che non può non considerarsi fattore inquinante".

BRINDISI - "Per quanto l'Enel continui a propagandare le innumerevoli bontà del suo sistema produttivo , è indubbio che la centrale di Cerano sia da annoverare quale prima centrale elettrica responsabile dell'emissione di Co2, il gas ad effetto serra la cui sempre maggiore concentrazione in atmosfera sta determinando il drammatico fenomeno del surriscaldamento del pianeta". Lo sosteiene il Wwf di Brindisi, che sposa interamente la tesi di Greenpeace con annessa graduatoria relativa alle emissioni di anidride carbonica nel 2006, in cui la classifica degli impianti è guidata dala termoelettrica a sud di Brindisi. Va eicordato che Enel, dal canto proprio, ha risposto evifdenziando che negli anni l'azienda ha ridotto di parecchio le cosidette emissioni ad impatto locale (biossidi di azoto, polveri sottili e biossidi di zolfo su tutti) mentre la CO2 è un problema non del territorio, ma globale.

"Partiamo da alcuni dati di fatto - rileva però il Wwf di Brindisi -  Il clima si modifica da sempre . Tuttavia questa naturale evoluzione ha subito una brusca accelerazione negli ultimi anni. La ricerca della composizione chimica dell’atmosfera in epoche passate ci dimostra che oggi vi è la maggiore concentrazione di Co2  rispetto almeno gli ultimi 800.000 anni (gli zeri sono giusti ). La conseguenza è che la temperatura globale della superficie terrestre dal 1860 è progressivamente aumentata di quasi 1°C. Un dato  che, a un non esperto , può sembrare poco significativo  ma che in realtà è molto importante e , soprattutto , grave in quanto incide sui cambiamenti climatici".

"Oltre ai danni di natura economica, i cambiamenti climatici producono effetti devastanti sul patrimonio della biodiversità del pianeta. Secondo gli esperti, il riscaldamento globale può alterare un terzo della superficie degli habitat entro la fine del secolo e portare all’estinzione nei prossimi 50 anni circa un milione di specie tra animali e vegetali. Un rischio gravissimo a cui la comunità internazionale sta tentando di rispondere con vari trattati di cui il più noto è del 1997 conosciuto meglio come  Protocollo di Kyoto”.

"Purtroppo , noi Italiani - dice il Wwf -  come sempre dobbiamo distinguerci e  nonostante il nostro governo abbia sottoscritto tale accordo , ad oggi presentiamo un bilancio in rosso avendo aumentato le emissioni del 13% anziché diminuirle del 6,5% rispetto ai dati di riferimento del 1990 . Testualmente per inquinamento si intende atto o effetto dell’inquinare ovvero dell’introdurre nell’ambiente naturale sostanze chimiche o biologiche, o fattori fisici , in quantità tali da provocare disturbi o danni all’ambiente stesso. In particolare  la centrale Enel di Cerano  da sola assorbe ben oltre il 10% di tutte le quote di emissione disponibili per il settore termoelettrico in Italia con un totale di quasi 14 milioni di tonnellate di Co2 . Una quantità talmente considerevole che non può non considerarsi fattore inquinante".

"Né tantomeno è accettabile la tecnica della cattura della CO2 per poi seppellirla in giacimenti vuoti di metano in quanto non solo sarebbe la politica della polvere sotto il tappeto che anch’essa prima o poi cesserà per esaurimento dei siti ma , in realtà, nasconde un’altra procedura di sfruttamento degli ultimi residui petroliferi dei giacimenti che, messi in pressione dallo sversamento della Co2, rilascerebbero le quantità residuali di idrocarburi del dismesso impianto petrolifero. Nella sostanza - conclude il documento del Wwf di Brindisi - sarebbe come spremere una spugna per privarla dell’ultima quantità d’acqua con ritorni ridicoli dal punto di vista di riduzione delle emissioni in quanto pressurizzare la Co2 e trasportarla fino ai siti di stoccaggio necessita di energia con ulteriori emissioni della stessa Co2".

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