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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Ambiente

Impianti Asi, ancora un rinvio

BRINDISI – I venti lavoratori di Termomeccanica dovranno pazientare fino alla conferenza dei servizi prevista per la fine di ottobre.

BRINDISI – I venti lavoratori di Termomeccanica dovranno pazientare fino alla conferenza dei servizi prevista per la fine di ottobre. E’ in quella sede, forse, che si riformuleranno le prescrizioni utili per la prosecuzione degli iter autorizzativi del nuovo progetto di impianto di trattamento dei fanghi dei depuratori civili, con annessa centrale elettrica a biomasse, e di quelli per i quali la società lombarda si è aggiudicata il bando dell’Asi, vale a dire il revamping della piattaforma per il trattamento dei rifiuti industriali pericolosi (termodistruttore, acque reflue, discarica).

Proprio per la piattaforma Termomeccanica aveva incassato più richiami della Provincia, per il mancato versamento degli oneri istruttori e di documentazione integrativa, sino alla scadenza del termine per l’avvio della procedura di Valutazione ambientale integrata. Sul tavolo della conferenza dei servizi, insomma, approderà solo il progetto relativo all’essiccatore, oppure anche quello per la piattaforma?

Il condizionale è d’obbligo, se si considera che il vertice svoltosi stamani presso la Provincia di Brindisi al quale hanno partecipato tutti gli attori coinvolti (sindacati, Termomecanica, il presidente del Consorzio Asi, Marcello Rollo, l’assessore all’ambiente del Comune di Brindisi, Pasquale Luperti e il commissario straordinario della Provincia, Cesare Castelli, affiancato dal segretario generale Guido De Magistris) ad eccezione della Regione, si è aperto proprio con un vivace confronto su chi, fra Regione e la Provincia, dovrà esprimersi, con un sì o con un no, sulla realizzazione dell’essiccatore.

Sembra ormai assodato, anche alla luce di recenti pronunciamenti del Tar, che la questione delle autorizzazioni sia di competenza della Provincia. Castelli, nel suo discorso introduttivo, ha invitato i presenti a trovare una strada condivisa, tenendo come bussola il destino dei venti operai che dalla fine di luglio non percepiscono più la cassa integrazione e a partire dal 31 dicembre non avranno diritto ad alcun ammortizzatore sociale.

Dopo di che, il responsabile del settore Ambiente ed Ecologia della Provincia, Pasquale Epifani, ha sintetizzato il contenuto di una lettera in cui la Regione, nel fornire una serie di indicazioni sull’impianto e sui terreni della piattaforma polifunzionale, garantisce la propria presenza alla conferenza dei servizi di ottobre: quella in cui si dovrà scrivere una parola fine sull’iter autorizzativo dell’essiccatore.

Le parti hanno concordato sulla necessità di presentare un progetto condiviso. L’azienda, attraverso il consorzio Asi, ha versato gli oneri assicurativi per la realizzazione dell’essiccatore. Ma resta il problema di cosa si voglia fare della piattaforma polifunzionale. Sarebbe paradossale, infatti, se Termomeccanica, dopo essere tornata vincendo il bando per la gestione della piattaforma, dovesse rinunciare proprio alla gestione degli impianti per i quali è venuta a Brindisi, per fare invece un’altra cosa.

 

 

 

 

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