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Giovedì, 18 Aprile 2024
Ambiente Carovigno

Impianto di depurazione intercomunale: “Conclusione dei lavori entro marzo”

BARI – Depuratore intercomunale: “Quattro mesi per completare i lavori”. Questo l’annuncio a sorpresa (e l’impegno) dell’assessore regionale alle Opere pubbliche, Fabiano Amati. Una ventata d’aria pura, almeno così si spera, attorno al collettore e al depuratore circondariale destinato a servire i territori di San Michele Salentino, San Vito dei Normanni e Carovigno, opera che appare stregata se si considera che la progettazione ed il primo finanziamento risalgono alla fine degli anni Settanta, e non si vede ancora la fine malgrado gli interventi finanziari della Regione Puglia.

BARI – Depuratore intercomunale: “Quattro mesi per completare i lavori”. Questo l’annuncio a sorpresa (e l’impegno) dell’assessore regionale alle Opere pubbliche, Fabiano Amati. Una ventata d’aria pura, almeno così si spera, attorno al collettore e al depuratore circondariale destinato a servire i territori di San Michele Salentino, San Vito dei Normanni e Carovigno, opera che appare stregata se si considera che la progettazione ed il primo finanziamento risalgono alla fine degli anni Settanta, e non si vede ancora la fine malgrado gli interventi finanziari della Regione Puglia.

Ma l’impegno stavolta è stato messo per iscritto. L’impianto di depurazione, oggetto stamane di un incontro operativo convocato dall’assessore regionale Fabiano Amati presso la sede dell’assessorato alle Opere Pubbliche e Protezione civile, sarà completato entro il prossimo mese di marzo. A tanto si è convenuti durante il vertice, al quale hanno preso parte, il sindaco di Carovigno Vittorio Zizza, il direttore generale di Aqp Massimiliano Bianco, il Dirigente per la Pianificazione Aato Vito Colucci e il dirigente del servizio Tutela delle Acque Mariantonietta Iannarelli.

L’impianto depurativo consortile prevede la depurazione dei reflui provenienti dagli abitati di Carovigno, delle Marine di Carovigno, da San Vito dei Normanni e da San Michele Salentino. A margine del faccia a faccia tra tutti gli organi competenti, i primi commenti: “Ormai – ha dichiarato Amati - è una sceneggiatura consolidata. Se non metti intorno al tavolo tutti i protagonisti esigendo l’assunzione delle proprie responsabilità, è difficile che un’opera pubblica veda la luce. E’ quanto accaduto oggi e del risultato raggiunto sono molto soddisfatto, assegnandomi il ruolo di controllore inflessibile del rispetto degli impegni”.

Così l’assessore, che ha chiarito anche ruoli e compiti lungo il percorso che dovrebbe condurre al completamento dell’opera: “Il tavolo tecnico convocato oggi - ha spiegato - aveva il preciso scopo, pienamente raggiunto,  di individuare delle date precise entro cui terminare lavori e collaudi utili per poter finalmente permettere all’impianto di entrare in funzione. Oltre ad aver individuato il termine per la conclusione delle opere inoltre, abbiamo deciso che in questi mesi,  fino a marzo, sarà contemporaneamente avviata un’attività coordinata tra il Comune di Carovigno e l’Acquedotto pugliese che, in qualità  di prossimo gestore dell’impianto, eseguirà opere di ricognizione sui lavori eseguiti e su quelli in via di completamento. Lo scopo è sostanzialmente quello di accompagnare il comune dello svolgimento delle opere  proprio allo scopo di acquisire la gestione di un impianto realmente fruibile”.

Prima che le opere passassero all’Aqp, sono state gestite per circa 20 anni dal Comune di Carovigno, come Ente capofila dell’intervento. La nuova programmazione prevede, nello specifico,  la realizzazione del collettore San Michele-San Vito e l’impianto di sollevamento a Carovigno (totale 4.407.109 euro), il collegamento di Specchiolla e Santa Sabina al collettore di Bufalaria (1.531.738 euro). Intoppi e lentezze burocratiche a parte, quella del collettore rappresenta comunque una svolta recente per i comuni di Carovigno, San Michele e San Vito. L’opera venne finanziata dalla Cassa del Mezzogiorno alla fine degli anni Settanta.

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