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Sabato, 20 Aprile 2024
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Incendi estivi, ecco le nuove regole

BRINDISI – Dopo l’estate di fuoco del 2012, quando anche la città capoluogo fu circondata per giorni e giorni da incendi di vegetazione e invasa dal fumo, il sindaco Mimmo Consales ha emanato un’ordinanza per evitare una nuova escalation di incendi.

BRINDISI – Dopo l’estate di fuoco del 2012, quando anche la città capoluogo fu circondata per giorni e giorni da incendi di vegetazione e invasa dal fumo, il sindaco Mimmo Consales ha emanato un’ordinanza per evitare una nuova escalation di incendi (e quasi sempre senza la punizione dei responsabili). L’ordinanza sindacale, come pure il decreto, sono affidati alla polizia urbana e alle forze dell’ordine per il rispetto delle prescrizioni contenute.

L’ordinanza impone “ai proprietari e ai conduttori a qualsiasi titolo di terreni, aree e pertinenze incolti o a riposo di attivare entro il 15 giugno 2013, le necessarie opere di prevenzione antincendio mediante la pulizia dei suddetti siti, provvedendo alla rimozione di erba secca, sterpi , residui di vegetazione ed ogni altro materiale infiammabile”. E, soprattutto, rimanda al rispetto delle disposizioni contenute del presidente della giunta regionale del 26 marzo 2013 n. 195, entrato in vigore dal 4 aprile, che tratta la materia degli incendi boschivi per il 2013.

Il decreto, tra le altre cose, regolamenta la bruciatura delle stoppie che è vietata prima dell’1 settembre in prossimità della area di tutela ambientale e dei Sic, e consentita altrove solo a condizione che ne venga data comunicazione al Comune di competenza 15 giorni prima, mentre la stessa amministrazione civica deve comunicare gli esiti dell’istruttoria su ogni richiesta pervenuta, almeno 10 giorni prima, alla Forestale, all’Arif e al Soup (la sala operativa unificata permanente). La bruciatura potrà poi avvenire sotto il controllo del Comune dalle 5 alle 9 del mattina, oppure dalle 19 alle 20, e a condizione che il fumo non invada abitazioni, luoghi di uso pubblico, ferrovie, strade.

Divieto di bruciare la vegetazione spontanea: ogni proprietario di terreno dovrà invece praticare fasce di sicurezza dell’ampiezza di almeno 15 metri attorno all’intero perimetro, per evitare che eventuali incendi possano passare oltre. Questi interventi andranno realizzati entro il 31 maggio, e vi sono obbligati anche i gestori di camping, residence e altre strutture turistiche. Sfalci, rovi e vegetazione infestante vanno invece rimossi da vigneti e oliveti.

Tutti i proprietari di depositi di esplosivi, di carburanti, di fabbriche o depositi di prodotti chimici e plastici dovevano comunicare ai Comuni competenti entro l’1 maggio l’ubicazione degli impianti e i riferimenti e recapiti dei responsabili della sicurezza con reperibilità di 24 ore. Vi sono infine i divieti e le prescrizioni comportamentali da osservare nelle aree a rischio di incendio boschivo. Salvo circostanze più gravi, le sanzioni vanno da circa mille euro sino ai 10mila euro. Qui sotto, l’ordinanza sindacale con il decreto regionale integrale.

ordinanza sindacale e decreto regionale incendi 2013

 

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