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Sabato, 20 Aprile 2024
Ambiente Torchiarolo

Inquinamento: ognuno per conto proprio

LENDINUSO – Un documentario sulla gravissima situazione ambientale del Brindisino, un ragazzo di 23 anni e un artista locale col microfono in mano a parlare di inquinamento, un'associazione ambientalista sul piede di guerra e a trecento metri un sindaco che partecipa a una manifestazione canora.

LENDINUSO – Un documentario sulla gravissima situazione ambientale del Brindisino, un ragazzo di 23 anni e un artista locale col microfono in mano a parlare di inquinamento, un'associazione ambientalista sul piede di guerra e a trecento metri un sindaco che partecipa a una manifestazione canora noncurante che a pochi passi qualcuno stesse urlando la rabbia per lo scempio che i colossi industriali stanno facendo sulla sua terra. Si è svolto così ieri sera a Lendinuso, marina di Torchiarolo, il paese con la più alta concentrazione di polveri sottili Pm10 della Puglia, l'evento sulla proiezione del film “Il giorno che verrà” di Simone Salvemini, regista brindisino impegnato nella lotta alla devastazione ambientale a Brindisi.

“Mentre un gruppo di persone che si è stancato ci mette la faccia e prova a fare informazione alla gente aprendo gli occhi, la politica balla il liscio”. Il 23enne che dopo la proiezione ha parlato al microfono protestando contro le centrali a biomasse, potenziale nuovo impianto nel Brindisino, è il cellinese Andrea Martina, e questo è il suo commento su Facebook all'indomani della manifestazione. L'artista salentino che anche lui ha preso il microfono per urlare sdegno è Fernando Blasi, alias Nandu Popu, cantante del gruppo salentino Sud Sound System. L'associazione ambientalista è il gruppo “No Al Carbone”, organizzatori dell'evento.

Il sindaco di Torchiarolo, Giovanni Del Coco, però, non è stato invitato “per scelta”, precisa Gianni Delle Gemme dei No Al Carbone, “sapeva della manifestazione, mi ha firmato egli stesso il permesso che mi concedeva il suolo pubblico per la proiezione del film-documentario, non è stato invitato ufficialmente ma era a conoscenza di quello che sarebbe stato fatto sul piazzale centrale di Lendinuso”.

E allora perchè il primo cittadino del Comune di Torchiarolo, l'unico paese del Brindisino destinatario dei finanziamenti regionali per l'installazione di filtri nei caminetti per rendere migliore l'aria ultra inquinata da polveri sottili, ha preferito trascorrere la serata seduto tra un pubblico che assisteva a performance canore e danzanti invece di sedersi insieme al pubblico che guardava con gli occhi pieni di rabbia e dolore immagini di un paese distrutto dall'industria?

Un interrogativo questo che chi ha organizzato la manifestazione nemmeno si è posto. “A noi interessava raggiungere i cittadini, la gente comune, far sapere le cose alle persone e non alle istituzioni politiche. Siamo stanchi di esser ignorati da chi invece dovrebbe stare accanto a noi a combattere, continueremo per la nostra strada”.

Forse però se a una manifestazione sull'inquinamento a Torchiarolo e a Brindisi, fosse stato dato il giusto risalto e la giusta importanza, tutti i cittadini, o quasi, avrebbero partecipato. Forse la questione non è così grave come sembra e si afferma? Intanto si attendeno l'installazione dei filtri e i prossimi rilevamenti Arpa, per dimostrare, finalmente, se la causa dello sforamento del limite massimo di Pm10, sostanza inquinante dell'aria derivante da emissioni di autoveicoli, processi industriali e fenomeni naturali, si legge sul sito dell'Arpa Puglia, è la combustione del legname o se dipende da altri fattori, ad esempio la vicina centrale di Cerano, C'è da sottolineare anche che fino a questo momento il limite massimo di concentrazione di pm10 dall'inizio dell'anno è stato sforato 34 volte.Il limite di legge è 35.

 

 

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