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Intervento/ Ecco perchè Rollo non convince

Le vicende collegate alla realizzazione dell'inceneritore di rifiuti speciali e l'ampliamento della discarica di rifiuti pericolosi proposti dal Consorzio Asi, sono ormai indirizzate nel più classico solco della tradizione brindisina e italica.

Le vicende collegate alla realizzazione dell'inceneritore di rifiuti speciali e l'ampliamento della discarica di rifiuti pericolosi proposti dal Consorzio Asi, sono ormai indirizzate nel più classico solco della tradizione brindisina e italica: occorre sbloccare l'iter autorizzativo e avviare i lavori per salvaguardare i venti lavoratori per i quali è anche terminata la copertura della cassa integrazione.

Politici e sindacati , ma anche gli stessi lavoratori che per qualche ora sono saliti su alcune infrastrutture dell'impianto , individuano nella Provincia il tappo che frena l'iter autorizzativo ed invocano aperture di tavoli in Prefettura per " fare presto". L'articolo di BrindisiReport del 6 settembre basato sulla lettura delle numerose richieste di chiarimenti e adempimenti previsti dalla legge effettuate dalla Provincia al Consorzio ASI , dà un quadro completamente differente sulla vicenda. Le responsabilità dei ritardi e della probabile archiviazione della richiesta effettuata sono piuttosto in capo all'Asi che alla Provincia.

L'ufficio competente della Provincia ha infatti con note del 22 gennaio 2013, del 30 gennaio 2013 e del 17 aprile 2013 chiesto documentazione integrativa e soprattutto con l'ultima nota del 17 aprile "assegna ulteriori dieci giorni per depositare la documentazione comprensiva dell'evidenza dell'avvenuta pubblicazione e dell'attestazione del versamento degli oneri istruttori. In assenza anche solo di uno degli elementi richiamati ai sensi della 152/06 l'istanza si intenderà automaticamente ritirata".

I lavoratori e con essi anche i politici e i sindacati intervenuti , dovrebbero quindi chiedere al presidente Rollo perche' molte richieste di documentazione non hanno avuto risposta e perchè non vi è traccia del versamento degli oneri istruttori.

Queste domande le pone l'articolo di BrindisiReport al quale risponde il Presidente Rollo in modo a nostro avviso poco convincente. Come si può infatti affermare che " Il Consorzio non si è sottratto ad alcuna della procedure autorizzative richieste né è pensabile che possa essere il presunto ritardato versamento di un bollettino postale a bloccare delle autorizzazioni così rilevanti".

Le carte dicono altro e soprattutto il mancato pagamento degli oneri istruttori , richiesti a partire dal 22 gennaio e in modo ultimativo il 17 aprile non può essere derubricato a presunto ritardo del versamento di un bollettino postale . Alla data di fine luglio il versamento, che dovrebbe ammontare ad alcune decine di migliaia di euro, risulta non effettuato, altro che ritardo. Ma poi come si può pensare che in assenza dell'avvenuta pubblicazione e del versamento degli oneri istruttori, un dirigente possa far andare avanti un procedimento violando la normativa vigente.

Ma a questo punto vista la considerazione del presidente Rollo sui nuovi impianti presentati "un progetto di rifunzionalizzazione degli impianti , proponendo, in luogo degli impianti integrativi in precedenza previsti dal progetto Casmez, una linea per il trattamento dei fanghi provenienti dagli impianti civili" e le mancate risposte del Consorzio rispetto allea reiterate richieste della Provincia chiediamo: ma il Consorzio Asi, viste anche le difficoltà che nel merito un procedimento autorizzativo per l'incenerimento di rifiuti sicuramente avrà, ha abbandonato l'originale progetto per ripiegare solo sulla linea trattamento fanghi?

Se così è non sarebbe preferibile rendere nota ufficialmente questa scelta piuttosto che far archiviare un procedimento per mancate risposte o mancati versamenti di oneri istruttori? Si faccia quindi chiarezza su questa vicenda anche perchè coinvolge venti lavoratori .

Una domanda però l'indirizziamo anche al sindaco Consales. Il presidente Rollo afferma che "E' stata mia cura presentare pubblicamente questi progetti ai soci istituzionali del Consorzio (Comune di Brindisi e Provincia) che con i propri rappresentanti hanno apprezzato l'azione del Consorzio, condividendo la trasparenza di ogni sua azione a riguardo". Ma allora il Sindaco approva la realizzazione di un inceneritore di rifiuti speciali? Lo si dica chiaramente e non solo nelle dichiarazioni pubbliche ma anche nel consiglio di amministrazione dell'Asi.

Chiediamo quindi al sindaco Consales di chiarire quale posizione ha nei riguardi di questo progetto e che posizione porta il rappresentante del Comune presso l'Asi. Tornando al lavoro anche noi condividiamo le preoccupazioni sulla salvaguardia del posto di lavoro per le maestranze e per l'indotto del presidente Rollo che spingono l'Asia presentare nuovi progetti. Ma pensiamo che la strada corretta non sia quella degli inceneritori e delle discariche di rifiuti pericolosi.

Il Consiglio Comunale di Brindisi ha approvato un ordine del giorno per l'implementazione della Strategia Rifiuti Zero. Strategia che per essere realizzata necessità di impianti che pensiamo possano essere proposti, realizzati e gestiti dall'Asi( anche attraverso un gestore da individuare ). Perchè quindi non realizzare impianti di compostaggio aerobico per lo smaltimento della frazione organica? Perchè non realizzare impianti di trattamento e recupero di materiali quali carta, cartone, plastica , vetro, oli esausti , materiale elettronico?

Sono impianti assolutamente indispensabili di cui il nostro territorio provinciale, che fa riferimento a 400.000 abitanti non possiede. Tali impianti garantirebbero occupazione in misura molto maggiore rispetto ai venti lavoratori oggi collegati all'inceneritore e inoltre avrebbero una grande utilità sociale. Certo probabilmente potrebbero avere minori margini di profitto, ma ricordiamo che l'Asi è un ente pubblico e come tale dovrebbe essere guidato dal concetto di utilità sociale nelle sue proposte piuttosto che dal profitto.

A breve quindi chiederemo, come gruppo consiliare, un incontro al presidente Rollo per presentare alcuni di questi impianti che potrebbero essere realizzati al posto di inceneritori dannosi per l'ambiente e la salute.

 

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