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Ambiente

L'Enel, i No al Carbone, il basket e le contraddizioni di una città

BRINDISI - Il concerto di Irene Grandi e Patty Pravo del 7 agosto a Cerano è stato il tormentone della prima parte dell'estate brindisina. Bisognava boicottarlo perchè l'Enel non può far dimenticare i suoi rapporti problematici con l'ambiente ricorrendo alla pillola addolcita delle iniziative di "Correnti musicali". E contestazione è stata, anche se poi quelli che sono andati a sentire le due famose cantanti erano almeno dieci volte di più di quelli che protestavano fuori con le vuvuzelas. Adesso l'Enel ritorna in campo come main sponsor della New Basket Brindisi nel massimo campionato di Lega, ma di vuvuzelas e striscioni, mercoledì sera in piazza Duomo, non se ne sono visti. BrindisiReport.it ha ricevuto stamani la lettera di un sostenitore della lotta al carbone, ma anche appassionato di pallacanestro. Che evidenzia le contraddizioni di questa città, ancora alla ricerca di un equilibrio tra ambiente e sviluppo che la politica preferisce lasciare ai movimenti.

BRINDISI - Il concerto di Irene Grandi e Patty Pravo del 7 agosto a Cerano è stato il tormentone della prima parte dell'estate brindisina. Bisognava boicottarlo perchè l'Enel non può far dimenticare i suoi rapporti problematici con l'ambiente ricorrendo alla pillola addolcita delle iniziative di "Correnti musicali". E contestazione è stata, anche se poi quelli che sono andati a sentire le due famose cantanti erano almeno dieci volte di più di quelli che protestavano fuori con le vuvuzelas. Adesso l'Enel ritorna in campo come main sponsor della New Basket Brindisi nel massimo campionato di Lega, ma di vuvuzelas e striscioni, mercoledì sera in piazza Duomo, non se ne sono visti.

BrindisiReport.it ha ricevuto stamani la lettera di un sostenitore della lotta al carbone, ma anche appassionato di pallacanestro, Salvatore Cafarella. Che evidenzia le contraddizioni di questa città, ancora alla ricerca di un equilibrio tra ambiente e sviluppo che la politica preferisce lasciare ai movimenti.

Cari amici, da premettere che chi vi parla è un grandissimo appassionato di pallacanestro e soprattutto un grandissimo sostenitore, non frequentante, del movimento NO AL CARBONE e associazioni che tutelano l’ambiente. Come giovane di questa città, che ama il suo territorio, non posso restare in silenzio davanti ad alcune manifestazioni che non mi hanno lasciato indifferente, e durante le quali questa città ha mostrato tutte le sue contraddizioni.

Quello che ho potuto vedere mercoledì sera durante la presentazione della squadra di basket è stato davvero sconcertante, un vero è proprio controsenso, che non può passare più inosservato.

Non più di un mese fa, il 19 giugno scorso, una città intera manifestava in migliaia contro la NOSTRA centrale a carbone dell’ENEL, indossando magliettine contro il carbone, promuovendo striscioni e innalzando cori contro il più inquinante degli impianti industriali della nostra città. Donne, uomini, bambini e anziani tutti uniti contro qualcosa che ci fa davvero MALE. Di questo ero molto fiero, anche perché non vedevo da molti anni una città intera che si batteva contro qualcosa di veramente importante e serio.

Forma di orgoglio e stima nei confronti di tutti che è vertiginosamente decaduta nel momento in cui, durante la presentazione del nuovo roaster dell’ ENEL Basket Brindisi, una città intera inneggiava la squadra che ha come main sponsor L’ENEL e soprattutto indossava le magliettine, gentilmente offerte dalla stessa, con la scritta in caratteri cubitali “ENEL basket Brindisi”.

Adesso quello che mi chiedo è questo, è mai possibile che un mese prima tutti volevamo la “morte” di questa azienda, facendo manifestazioni per bloccare un concerto offerto dalla stessa e precedentemente riunendoci per i corsi principali della città per manifestare, ed ora vi ritrovate tutti in una pizza per promuovere una squadra di pallacanestro, che porterà il nome della nostra città in tutta Italia, con una scritta gigantesca sulla maglia, e non solo, di una società che un mese prima volevamo “annullare”?

Questa secondo me non è BRINDISI.

Con questa lettera io non voglio attaccare i FANTASTICI ragazzi che da anni portano avanti una causa giustissima, quelli di NO AL CARBONE e degli altri movimenti per l’ambiente, ma voglio far notare, se mai ci riuscirò, a tutta la popolazione come una squadra di pallacanestro possa farci dimenticare tutti i vari TUMORI e malattie che questo strumento chiamato ENEL può portare.

Cara ENEL se veramente ci tieni a questa città dovresti rispettare la salute dei suoi cittadini, giungere alla firma delle convenzioni con gli enti locali rispettando la richiesta della riduzione delle emissioni di Co2 così come previsto dal Protocollo di Kyoto, con la conseguente  riduzione dell’uso del carbone.  Cara Enel non utilizzare la pallacanestro o altri eventi come mezzo per distogliere l’attenzione da problemi ben più importanti.

Salvatore Cafarella

Brindisi 3 settembre 2010

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