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L'ex palude protetta diventa una fogna

TORRE SAN GENNARO – Melma incrostata e maleodorante mista a ratti e rettili, rifiuti di ogni genere in putrefazione che rendono l'aria irrespirabile. Vacanze al limite della decenza per i villeggianti della marina di Torre San Gennaro.

TORRE SAN GENNARO – Melma incrostata e maleodorante mista a ratti e rettili, rifiuti di ogni genere in putrefazione che rendono l'aria irrespirabile. Vacanze al limite della decenza per i villeggianti della marina di Torre San Gennaro che da sabato scorso sono costretti a camminare su uno strato di fogna indurita straripata dalla vicina Quatina, in seguito a un'alluvione e non rimossa che emana cattivi odori. Una vera e propria indecenza che, a quanto pare, non trova soluzione e che si aggraverà alla prossima pioggia abbondante.

L'ex parco protetto Quatina, caratterizzato da canneto e macchia mediterranea, che si estende per cinque ettari tra le marine di Torre San Gennaro e Lido Presepe, sabato scorso è stato interessato da un allagamento, il canale che dovrebbe far confluire le acqua reflue, ma pulite, nel mare si è tappato a causa dei rifiuti e della mancata pulizia, e la melma si è riversata sulla strada, a ridosso delle fontane e nel tratto interessato al passaggio dei pullman. Poi si e solidificata e ha formato una crosta.

Sul posto si sono recati gli agenti della polizia locale, e un mezzo autospurgo che ha liberato il canale dall'intasamento ma nessuno poi a provveduto a rimuovere il consistente strato di fogna che aveva invaso la strada. La melma, così, è diventata una crosta di colore grigio e maleodorante che da quattro giorni sta rendendo l'aria della marina di Torre San Gennaro irrespirabile. Un disagio che si va ad aggiungere a quello arrecato dallo stato di abbandono in cui versa l'ex parco protetto, un tempo rifugio di uccelli migratori e oggi ricettacolo solo di insetti, ratti e serpi.

“Abito qui da vent'anni, un tempo questo era un parco naturale caratterizzato da terreno paludoso che sfociava direttamente in mare, c'era un ricambio di acqua continuo ma non c'era sporcizia – spiega Fiore Quarta di Torchiarolo, uno dei residenti che abita proprio di fronte alla Quatina – da quando il canale è stato chiuso e all'interno del parco sono state apportate modifiche nel canneto si annidano animali di ogni genere, sbucano vipere e topi a tutte le ore del giorno, e ora di mancava anche l'allagamento di melma. Siamo arrivati proprio al limite”.

 

 

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