"No al carbone": "Spiegheremo agli studenti i danni di Edipower sull'ambiente"
BRINDISI – I ragazzi di “No al carbone” criticano l'ultima campagna di informazione dell'Edipower denominata “Missione centrale”, rivolta agli studenti e più in generale al mondo della scuola con l’obbiettivo di far conoscere il contributo della centrale sullo sviluppo economico e sociale del territorio. E annunciano che nei prossimi giorni si presenteranno dinanzi le scuole di Brindisi “per informare i giovani studenti delle reali ricadute della centrale Edipower”.
BRINDISI ? I ragazzi di ?No al carbone? criticano l'ultima campagna di informazione dell'Edipower denominata ?Missione Centrale?, rivolta agli studenti e più in generale al mondo della scuola con l?obbiettivo di far conoscere il contributo della centrale sullo sviluppo economico e sociale del territorio. E annunciano che nei prossimi giorni si presenteranno dinanzi le scuole di Brindisi ?per informare i giovani studenti delle reali ricadute della centrale Edipower?.
?Una centrale - scrive in una nota Edipower - che brucia milioni di tonnellate di carbone all?anno in un impianto situato a poche centinaia di metri dal centro della città riversando in atmosfera migliaia di tonnellate di polveri sottili, ossidi di azoto, di zolfo, nano particelle e metalli pesanti tutte sostanze che contribuiscono allo sviluppo economico-sanitario del nostro territorio. Ricorderemo a tutti che dal 2005 l?azienda ha sotto sequestro il carbonile scoperto (nella migliore tradizione brindisina) nel quale si stoccavano a cielo aperto centinaia di migliaia di tonnellate di carbone?.
Non solo: quelli di ?No al carbone? vogliono ricordare che ?quella centrale secondo le convenzioni del 1996 doveva essere riconvertita a gas e poi chiusa nel 2004 con il trasferimento dei lavoratori presso la centrale di Cerano. Ricorderemo anche che l?Edipower ha chiesto ed ottenuto di poter produrre mediante gruppi a gas meno inquinanti, ma meno profittevoli e quindi oggi rinuncia a tale trasformazione che avrebbe garantito un miglioramento della situazione ambientale brindisina per fare sulla nostra pelle più profitti?. ?Purtroppo ? conludono - noi ai giovani studenti non abbiamo la possibilità di offrire, come la ricca Edipower ricchi premi e cotillons, ma chiederemo loro di unirsi alla nostra battaglia che può invece dare un bene molto più prezioso: sicurezza e salute per tutti?.