rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Ambiente

No al petrolio, pressing sul ministero

BARI - L'assessore regionale all'Ambiente della Regione Puglia torna alla carica con il ministero dell'Ambiente per ottenere la revoca delle autorizzazioni a Northern Petroleum per le prospezioni in mare. La nota è destinata alla struttura tecnica, ma intanto dopo aver ottenuto la fiducia dal Parlamento, sarà il neo-ministro Corrado Clini, già direttore generale allo stesso discatero, ad ereditare la questione.

BARI - L'assessore regionale all'Ambiente della Regione Puglia torna alla carica con il ministero dell'Ambiente per ottenere la revoca delle autorizzazioni a Northern Petroleum per le prospezioni in mare. La nota è destinata alla struttura tecnica, ma intanto dopo aver ottenuto la fiducia dal Parlamento, sarà il neo-ministro Corrado Clini, già direttore generale allo stesso discatero, ad ereditare la questione.

“Lungi dall'avere un quadro chiaro e completo delle autorizzazioni rilasciate dai competenti ministeri per prospezioni sismiche nel nostro mare, abbiamo scritto nuovamente alla Direzione Generale per la Salvaguardia Ambientale per chiedere la sospensione dell'efficacia delle autorizzazioni fr.39NP e fr.49NP, perché si proceda all'annullamento degli atti per un riesame dei procedimenti e una riapertura delle istruttorie tecniche”, ha fatto sapere  Lorenzo Nicastro annunciando una nota inviata ai Ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico.

C'è una critica al minustero, per un'iter che ha escluso la possibilità che la Puglia potesse esprimere il proprio parere tecnico-scientifico, in quanto è stata escluso l'assoggettamento a Via elle operazioni di prospezione. “Come più volte abbiamo rilevato – dice infatti Nicastro - la decisione di non assoggettare a Via le autorizzazioni alla Northern Petroleum hanno impedito alla Regione Puglia di apportare il proprio contributo in fase di istruttoria tecnica. La valutazione dei tecnici regionali sarebbe stata utile, qualora ci fosse stata data la possibilità di produrla, anche ad evidenziare l'impatto complessivo sull'ambiente di una serie di autorizzazioni che afferiscono ad aree limitrofe per una superficie complessiva davvero non trascurabile”.

“Assistiamo, in Puglia, sino ad oggi solo in forma di tentativo, all’affermazione di un potere economico straniero sulla nostra principale fonte di ricchezza. Non dobbiamo permettere a nessuno prosegue l'assessore - probabilmente alludendo anche al caso British Gas col rigassificatore di Brindisi - di ipotecare la 'nostra' sostenibilità, sociale ed economica, cioè la qualità della nostra vita e di quella dei pugliesi del futuro. La politica e l’amministrazione attiva stanno facendo la propria parte e continueranno a farla fino in fondo e senza sconti per nessuno, nella consapevolezza che la guerra sarà lunga e dura. Anche nella consapevolezza che potrebbe non bastare”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

No al petrolio, pressing sul ministero

BrindisiReport è in caricamento