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"Non ci servono trivelle, ma lavoro"

Sul problema delle ricerche e dell'eventuale sfruttamento di giacimenti petroliferi sottomarini di fronte alla coste pugliesi riceviamo e pubblichiamo un intervento del segretario generale della Cisl, Corradino De Pascalis.

Sul problema delle ricerche e dell'eventuale sfruttamento di giacimenti petroliferi sottomarini di fronte alla coste pugliesi riceviamo e pubblichiamo un intervento del segretario generale della Cisl, Corradino De Pascalis.

"Le ripetute notizie di stampa sulla possibilità che al largo di Brindisi riprendano trivellazioni alla ricerca di petrolio, stanno generando grande preoccupazione non solo a Brindisi ma lungo l'intera costa salentina. Come cittadino  devo esprimere la mia assoluta contrarietà ad un evento che in nessun modo é stato mai né sottoposto né tanto meno condiviso dalle forze sociali di questa provincia, sicuramente non dalla Cisl brindisina.

Peraltro, da sindacalista, voglio sottolineare come questa ipotesi non procurerebbe alcun vantaggio economico o occupazionale a questo territorio, scaricando su di esso evidenti rischi e mettendo in pericolo il nostro nascente e fragile sviluppo turistico. Ritengo, al contrario, che le grandi aziende  dovrebbero concentrarsi su come portare sviluppo ed occupazione, nonché investire tante risorse per mettere in sicurezza sempre maggiore gli impianti dal punto di vista dell'impatto ambientale.

Quello che accade, invece, é il continuo sottrarsi di queste grandi imprese al confronto con le Confederazioni territoriali, la mancanza di progetti di sviluppo industriale, lo spostamento dei livelli decisionali al di fuori degli stabilimenti brindisini (Eni, Enel) la dismissione delle attività di progettazione (Tecnimont), insomma un depauperamento progressivo di questo territorio, foriero di ben più gravi decisioni, che potrebbero dare un colpo mortale e definitivo alla nostra economia.

Rivolgo pertanto, un appello a Confindustria Brindisi ed al sua presidente: riapriamo immediatamente il tavolo del confronto comune, per elaborare una piattaforma territoriale, la quale veda unite tutte le forze sociali e produttive, al fine di rivendicare dalle Istituzioni, a tutti i livelli, da Roma a Bari ed a Brindisi, la doverosa attenzione per i nostri problemi, a cominciare dalla disoccupazione galoppante".

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