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Giovedì, 25 Aprile 2024
Ambiente

Nuova proroga, con ritorno di fiamma

BRINDISI – “Ritorno di fiamma” al Petrolchimico, proprio nel giorno in cui la Procura della Repubblica concede una nuova proroga di sei mesi. Dal 25 maggio (termine di scadenza per il completamento del termossidatore) al 25 novembre, per completare tutti gli adempimenti prescritti, dopo il sequestro dell'ottobre 2012 scattato ad opera della Digos, perché le torce venivano usate come inceneritori e non come sistemi di sicurezza per le quali erano autorizzate.

BRINDISI – “Ritorno di fiamma” al Petrolchimico, proprio nel giorno in cui la Procura della Repubblica concede una nuova proroga di sei mesi. Dal 25 maggio (termine di scadenza per il completamento del termossidatore) al 25 novembre, per completare tutti gli adempimenti prescritti, dopo il sequestro dell'ottobre 2012 scattato ad opera della Digos, perché le torce venivano usate come inceneritori e non come sistemi di sicurezza per le quali erano autorizzate.

In mattinata però nuove sfiammate da una dalle candele, con una lingua di fuoco alta e visibile da ogni parte della città. Le fiammate sono giustificate dall’azienda sotto la dizione di “prove tecniche”, mentre le nuove emissioni nell'aria, hanno prodotto anche odori nauseabondi percepibili anche al quartiere Casale e lungo la litoranea. “Prove tecniche” tollerate in attesa dell’adeguamento degli impianti così ha disposto il pm Antonio Costantini, concedendo una nuova proroga richiesta dalla multinazionale.

Tempi utili per completare sino ad autunno le opere necessarie all’adeguamento dell’impianto della Polimeri Europa, nonostante resti il sequestro. Nell'ottobre del 2010 furono sequestrate sette torce, due di Basell - che si è vista dissequestrare poi gli impianti perchè aveva provveduto all'adeguamento - e cinque di Polimeri Europa.

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