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Nuovo allarme incendio all'ex deposito Adriatica Maceri in attesa di bonifiche

BRINDISI – Ex Adriatica Maceri, ora Alfa Edile, è bastato un filo di fumo alle soglie di un freddo gennaio – che esclude ogni tesi sull’autocombustione – e nella prima mattinata piombano sullo scalcinato deposito a cielo aperto ai margini della zona industriale di Brindisi due autopompe dei vigili del fuoco e le pattuglie dei vigili urbani, mentre la polizia municipale va ad allertare anche i nuovi proprietari nel capannone di via Gandhi, sede produttiva della società.

BRINDISI – Ex Adriatica Maceri, ora Alfa Edile, è bastato un filo di fumo alle soglie di un freddo gennaio – che esclude ogni tesi sull’autocombustione – e nella prima mattinata piombano sullo scalcinato deposito a cielo aperto ai margini della zona industriale di Brindisi due autopompe dei vigili del fuoco e le pattuglie dei vigili urbani, mentre la polizia municipale va ad allertare anche  i nuovi proprietari nel capannone di via Gandhi, sede produttiva della società.

Ma tutto si risolve in brevissimo tempo, quasi senza tracce. Non come nell’agosto 2008: una nube densa e tossica provocata dalle balle di plastica incendiate da qualcuno, e una lunga battaglia con gli schiumogeni per sedare una moinaccia non di poco conto. La paura però ha attraversato per un attimo il dispositivo di intervento. Lì, ormai semisepolte dall’erba e da strati di terra, c’è ancora molto materiale infiammabile.

La bonifica però non arriva. La vecchia società è fallita, e il Comune i soldi non ce li ha. Servono circa 600mila euro: “Li abbiamo chiesti alla Provincia e alla Regione – dice il dirigente comunale Francesco Dileverano – ma ancora niente. E il Comune non si può permettere il lusso di bonificare terreni privati se non ha risorse”. Perciò l’ex deposito resterà un potenziale focolaio di rischio, senza contare che ancora non è chiaro cosa fossero e dove fossero destinate in realtà quelle balle.

Nell’agosto del 2008 l’incendio fu di natura dolosa, come se qualcuno avesse voluto liberarsi nella maniera più spiccia di merce imbarazzante. Potrebbe esserlo anche il prossimo. Non ci vuole niente, basta un po’ di buio e di pratica. In attesa della bonifica che non arriva dopo due anni e mezzo.

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