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Sabato, 20 Aprile 2024
Ambiente

Riciclo posidonia, la Puglia un esempio

BARI – Un procedimento negoziale con i comuni interessati per lo smaltimento delle grosse quantità di alghe spiaggiate, così come fatto in Puglia, nel 2011, oggi è diventato un case history al Senato con la conversione del Decreto Legislativo 2/2012 recante misura in materia di ambiente. Il lavoro pugliese è stato preso come modello per l’Italia.

BARI Un procedimento negoziale con i comuni interessati per lo smaltimento delle grosse quantità di alghe spiaggiate, così come fatto in Puglia, nel 2011, oggi è diventato un case history al Senato con la conversione del Decreto Legislativo 2/2012 recante misura in materia di ambiente. Il lavoro pugliese è stato preso come modello per l’Italia.

Con una delibera di giunta (la 1573) la Regione Puglia nel 2011 aveva intrapreso, per rispettare una serie di necessità convergenti, un percorso pioneristico per lo smaltimento della Posidonia spiaggiata. Attraverso diversi studi fatti da Cnr e Università di Bari, la giunta regionale aveva in quella sede, individuato i territori di Bari, Manfredonia, Mola di Bari, Fasano (Br), Ugento (Le) e Manduria(Ta) tra quelli con rilevanti quantità di alghe riscontrate, molto al di sopra della normale presenza utile a preservare il litorale dell’erosione e tale da arrecare disagio a cittadini, bagnati e gestori di stabilimenti balneari.

Per questa ragione, all’epoca, l’assessore regionale alla Qualità dell’Ambiente, Lorenzo Nicastro, decise insieme alla giunta una procedura negoziale con i comuni dell’Ato interessati per la realizzazione di impianti di digestione anaerobica che utilizzino la Posidonia spiaggiata in esubero per la produzione di compost di qualità. Nella stessa direzione, successivamente, sono stati selezionati interventi in favore dell’Ato Fg3 nel comune di Manfredonia e nell’Ato Ba5 nel comune di Cellammare.

“Una decisione – ha sottolineato Nicastro -  corroborata da scelte tecniche fondate e che, oggi, trova riscontro anche nel dossier a sostegno dell'articolato che accompagna il testo licenziato dal Senato per la conversione del DL 2/2012 recante misure in materia di ambiente. Siamo particolarmente orgogliosi del fatto che il nostro lavoro sia preso a modello e sottoposto all'attenzione delle altre regioni con problemi similari, sebbene per ragioni procedurali connesse ai lavori della Camera dei Deputati la parte del testo normativo sia stato stralciato per essere poi inserito in una formulazione ad hoc”.

“ Resta – conclude Nicastro – tuttavia, la soddisfazione per il riconoscimento morale di un processo virtuoso innescato nella nostra Regione e che, il Senato della Repubblica, propone come case history di riferimento”.

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