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Venerdì, 29 Marzo 2024
Ambiente

Rischio divorzio Monteco-Comune

BRINDISI – Vince l’appalto ma non firma il contratto. Monteco in stand-by, dopo essere stata l’unica azienda a partecipare alla gara per due anni di appalto indetta dal comune capoluogo (base d’asta circa 14 milioni) ed essersela aggiudicata - alla fine di novembre - come unica concorrente, visto che nessun altra azienda partecipò alla competizione. Caso raro, al contrario di quanto accade in questo genere di aste, nessuna azienda ha nemmeno presentato ricorso, ma la società dell’ad Mario Montinaro ha deciso di non accollarsi il nuovo contratto.

BRINDISI – Vince l’appalto ma non firma il contratto. Monteco in stand-by, dopo essere stata l’unica azienda a partecipare alla gara per due anni di appalto indetta dal comune capoluogo (base d’asta circa 14 milioni) ed essersela aggiudicata - alla fine di novembre - come unica concorrente, visto che nessun altra azienda partecipò alla competizione. Caso raro, al contrario di quanto accade in questo genere di aste, nessuna azienda ha nemmeno presentato ricorso, ma la società dell’ad Mario Montinaro ha deciso di non accollarsi il nuovo contratto.

Ed una nuova grana sul fronte dei rifiuti è già esplosa nelle mani del commissario prefettizio Bruno Pezzuto che, preoccupato per il protrarsi della situazione di indeterminatezza generata dalla mancata firma, affronta l’argomento anche in occasione dell’incontro svoltosi in mattinata a Palazzo Nervegna con i candidati sindaco e i rappresentati dei partiti.

Al momento la trattativa tra azienda ed amministrazione è ancora in corso anche se voci di corridoio lasciano presagire un disinteresse da parte dell’azienda dal servizio di igiene pubblica del Comune. Una situazione che costringe il commissario straordinario a pensare soluzioni alternative se Monteco dovesse, fatti i suoi conti, decidere di dare definitivamente forfait.

“Monteco non ritiene più sostenibile il contratto – aveva spiegato il commissario Bruno Pezzuto a latere dell’incontro – perché non vi sarebbe la giusta convenienza economica”. Cosa frena l’azienda dal sottoscrivere definitivamente il contratto? “Una determina del dirigente del settore al ramo – spiega direttamente il numero uno di Monteco – secondo la quale nell’offerta dell’azienda vi sarebbe un errore. O per lo meno un punto non condiviso da parte del Comune che definisce l’offerta anomala”.

In che senso anomala? “Nel senso che viene contestato il fatto che nell’offerta – prosegue Mario Montinaro -,  per quanto attiene gli introiti per i livelli di differenziata, il Comune ritiene che i ricavi vadano all’amministrazione e non come pensavamo noi, e come è scritto nell’offerta della gara, a Monteco”. E questo rappresenta l’oggetto del contendere. E’ un problema insormontabile? Monteco cosa farà, non sottoscriverà il contratto che pure si è aggiudicato?

“Al momento non posso affermarlo, né dire l’esatto contrario perché stiamo valutando tecnicamente con i nostri legali la decisione più giusta. Il problema è che l’offerta della gara si regge su quei calcoli, se vengono meno quelle cifre, comprenderete che diventa un problema per Monteco”. Entro quanto deciderete se prendere o lasciare? “Abbiamo bisogno di valutare tutto per bene, occorrerà ancora qualche giorno”.

La materia è di difficile soluzione, la trattativa sul capitolo differenziata è di difficile soluzione per il prefetto Pezzuto, che intanto sta per avviare, data la mancata sottoscrizione, il recupero della somma a garanzia del rispetto del contratto che costerebbe a Monteco circa 280mila euro. Il passo successivo sarà quello di emanare una ordinanza contingibile e urgente per imporre la proroga del servizio all’azienda almeno di quattro o cinque mesi.

“Di certo – dice il commissario - il Comune non può affidare un servizio così importante a chicchessia”. Questo significa che Monteco dovrebbe rimanere a Brindisi almeno fino a luglio. Alla rappresentazione del problema dinanzi ai candidati sindaco per chiedere un parere sulla questione, gli aspiranti allo scranno più alto di Palazzo di Città hanno consigliato anche un paio di mesi in più, per evitare che in piena estate esploda l’emergenza rifiuti, che grosso modo arriverebbe intorno al 15 di luglio.

Nel frattempo il commissario straordinario sta pensando all’indizione di una nuova gara, questa volta non di breve termine. “Per questo genere di appalti – spiega – è necessario fare una gara con scadenze non di breve termine per consentire alle aziende che vi partecipano i giusti ammortamenti per i costi che devono sostenere in termini di mezzi, macchinari, strutture e personale. Pensiamo ad una gara di livello europeo di almeno 9 anni per consentire le opportune convenienze”. In serata intanto era prevista una riunione dell’Ato Brindisi 1 (che raggruppa 11 comuni capoluogo compreso) per ragionare sui termini dell’indizione di una gara da affidare ad un gestore unico.

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