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Giovedì, 28 Marzo 2024
Ambiente

Romano (Pd) ribadisce il no alla combustione di Cdr nella centrale Enel di Cerano

BRINDISI - All'ipotesi di utilizzo di combustibile solido da rifiuti al posto del carbone nella centrale di Cerano (per una percentuale del 5 per cento) il consigliere regionale Pino Romano del PD ribadisce il proprio no - peraltro si tratta della posizione dello stesso Partito democratico provinciale - e chiede al governatore Nichi Vendola di stabilire un momento di ascolto delle comunità locali.

BRINDISI - All'ipotesi di utilizzo di combustibile solido da rifiuti al posto del carbone nella centrale di Cerano (per una percentuale del 5 per cento) il consigliere regionale Pino Romano del PD ribadisce il proprio no - peraltro si tratta della posizione dello stesso Partito democratico provinciale - e chiede al governatore Nichi Vendola di stabilire un momento di ascolto delle comunità locali.

"Apprendo dalla stampa, non avendo avuto  la possibilità come consigliere regionale  di conoscere prima i termini della ipotesi di accordo per il rinnovo delle convenzioni ENEL, esprimo disapprovazione e sconcerto. Certo si  tratta di ipotesi di accordo che dovranno  misurarsi  con il consenso istituzionale del territorio. Rimane il fatto però che le sedi del confronto democratico e le decisioni formalmente assunte dai partiti, e nello specifico per quello che mi riguarda dal PD appaiono sempre di più un optional.

Sull’impiego del Cdr come combustibile nella Centrale di Cerano si sono espressi associazioni, partiti, movimenti ambientalisti,  consigli comunali e provinciale, sono state raccolte migliaia di firme; il Partito Democratico regionale ha assunto sull’argomento posizioni ben definite e chiare ma tutto questo appare ininfluente. Per quello che mi riguarda come uomo impegnato nelle istituzioni continuerò la mia battaglia nelle sedi proprie e nella società", dichiara Romano.

"Ho la sensazione - ipotizza preoccupato il consigliere regionale - che alla fine la riduzione del 15% di carbone scenderà al 10% escludendo la ipotesi di impiego del Cdr. Questa possibile conclusione apparirà come la conquista di un importante risultato. Non è questa la conclusione che come brindisini e come zona sud del Brindisino ci aspettavamo da diversi anni ormai".

Quindi la proposta finale: "Chiedo alle istituzioni e al presidente Vendola  in particolare, in questa fase convulsa della politica, una disponibilità all’ascolto delle  istanze territoriali,  più stringente".

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