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Venerdì, 29 Marzo 2024
Ambiente

Senza impianto di compostaggio la differenziata costa un accidente

ORIA – Si riunisce martedì 21 giugno l’assemblea dell’Ambito territoriale ottimale per i rifiuti Brindisi 2, che riunisce i comuni di S.Pancrazio Salentino, Erchie, Torre, Oria, Latiano, Francavilla Fontana, Villa Castelli, Ceglie Messapica e S.Michele Salentino. All’ordine del giorno il rinnovo degli organi di governo dell’Ato, che presto dovranno fare i conti con due urgenze: una nuova discarica e un impianto di compostaggio.

ORIA – Si riunisce martedì 21 giugno l’assemblea dell’Ambito territoriale ottimale per i rifiuti Brindisi 2, che riunisce i comuni di S.Pancrazio Salentino, Erchie, Torre, Oria, Latiano, Francavilla Fontana, Villa Castelli, Ceglie Messapica e S.Michele Salentino. All’ordine del giorno il rinnovo degli organi di governo dell’Ato, che presto dovranno fare i conti con due urgenze: una nuova discarica e un impianto di compostaggio.

Il primo problema riguarda anche l’Ato/Br1 con Brindisi capofila (undici Comuni), perché anche l’altro ambito territoriale la sta utilizzando da mesi, essendo esaurita la discarica di Francavilla Fontana. Ma pure quella di Autigno è prossima all’esaurimento. La seconda questione è insieme una faccenda di scelte politiche e amministrative, e di costi.

La provincia di Brindisi non ha un impianto di compostaggio per la frazione umida in funzione. L’Ato Br/2 perciò utilizza quella di Modugno, e solo più recentemente quella di Manduria. Nel Barese, spiega Cosimo Ferretti, ex sindaco di Oria ed ex presidente dell’Ato Br/2,  finisco circa 600 delle 1100 tonnellate di umido prodotto dai nove Comuni dell’ambito, il resto va a Manduria. A Modugno il costo – trasporto incluso – è di 70 euro per ogni tonnellata di frazione umida conferita.

Fatti due conti, Ferretti calcola che in quattro anni sono stati spesi almeno 3 milioni di euro per portare l’umido fuori dal Brindisino. Circa 20mila euro al mese, a maggio, per ognuno dei nove Comuni. “Con quei soldi si sarebbe potuto tranquillamente realizzare un ottimo impianto nel sito che l’Ato Br/2 aveva individuato in territorio di Oria, progetto a lungo rimasto in sospeso e poi cancellato prima della campagna elettorale amministrativa”.

Insomma, essere Comuni con le percentuali di differenziata in crescita (“A Francavilla a maggio abbiamo confermato il 50,30 per cento”, dice soddisfatto l’assessore comunale all’Ambiente, Francesco Fumagalli, tanto per fare l’esempio della città più importante dell’Ato/Br2). E smentisce voci che davano per sospeso ogni 15 giorni il conferimento rifiuti differenziati agli appositi centri di raccolta, spediti invece nelle discariche ordinarie per ragioni di costi. Fatto peraltro vietato dalla legge. Fumagalli smentisce per Francavilla, Ferretti per il resto dell’Ato. “Forse riguarda altri, non i Comuni del Br/2”, dice.

Sul costo della differenziata pesa anche il ritardo nei trasferimenti dei fondi regionali: “Credo che una parte di quei soldi sia stata trattenuta a lungo alla Provincia per ragioni di rispetto del patto di stabilità. Sono arrivati 500mila euro solo un paio di mesi addietro”. Insomma, la faccenda è aperta, soprattutto quella della realizzazione di un impianto di compostaggio. Quello di Brindisi – al pari dell’impianto per il Cdr – non è mai entrato in funzione e va recuperato e ammodernato. Sarà utile costruirne uno nel territorio dell’Ato Br/2, oppure ci sono altre soluzioni?

Nel contratto con il gestore unico del ciclo (Monteco lo è per l’Ato Br/2, l’Ato Br/1 attende ancora la gara) prevede che il costo del trasporto dell’umido all’impianto di trattamento sia gratuito entro il raggio di 30-35 chilometri. Manduria rientra in questa opportunità, Brindisi pure (ma l’impianto non funziona), Modugno è nettamente fuori. In questo scenario all’aumento della differenziata non potrà corrispondere una riduzione dei costi per i Comuni, e quindi per i cittadini.

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