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Martedì, 23 Aprile 2024
Ambiente

Sicurezza portuale, cancellato il Comune

BRINDISI – Il fatto è piuttosto grave, ed è stato denunciato oggi da Italia Nostra, Wwf e Legambiente in una nota ufficiale indirizzata al presidente dell’Autorità portuale, Hercules Haralambides, e per conoscenza al prefetto Nicola Prete, al governatore Nichi Vendola, al commissario al Comune capoluogo e al presidente della Provincia, nonché a Capitaneria di Porto, Asl, Arpa, comando provinciale dei Vigili del Fuoco e Ispels. Il verbale della conferenza dei servizi presso l’Autorità portuale di Brindisi riunitasi il 26 luglio scorso sulla bozza del Rapporto integrato di sicurezza portuale, il contestato documento che prevedeva la presenza del rigassificatore di British Gas anche se non è stato ancora autorizzato, ignora assolutamente la richiesta avanzata in quella sede dall’architetto Fabio Lacinio, dirigente Settore ambiente ed ecologia del Comune di Brindisi.

BRINDISI – Il fatto è piuttosto grave, ed è stato denunciato oggi da Italia Nostra, Wwf e Legambiente in una nota ufficiale indirizzata al presidente dell’Autorità portuale, Hercules Haralambides, e per conoscenza al prefetto Nicola Prete, al governatore Nichi Vendola, al commissario al Comune capoluogo e al presidente della Provincia, nonché a Capitaneria di Porto, Asl, Arpa, comando provinciale dei Vigili del Fuoco e Ispels. Il verbale della conferenza dei servizi presso l’Autorità portuale di Brindisi riunitasi il 26 luglio scorso sulla bozza del Rapporto integrato di sicurezza portuale, il contestato documento che prevedeva la presenza del rigassificatore di British Gas anche se non è stato ancora autorizzato, ignora assolutamente la richiesta avanzata in quella sede dall’architetto Fabio Lacinio, dirigente Settore ambiente ed ecologia del Comune di Brindisi.

Il fatto non è secondario, perché Lacinio aveva chiesto che la conferenza decisoria, che sarà convocata entro la prima quindicina di dicembre come preannuncia una lettera dell’Autorità portuale recapitata ai soggetti che partecipano  alla stessa (ricevuta l’11 scorso da Italia Nostra, ma non ancora dalle altre due associazioni) , fosse preceduta da un’altra seduta istruttoria successiva appunto a quella del 26 luglio, per esaminare tutte le osservazioni avanzate entro il 10 agosto. Quindi si è di fronte ad una clamorosa, e non meno grave dimenticanza, oppure ad una forzatura vera e propria?

Dovrà spiegarlo Haralambides, e dovrà anche soddisfare la precisa richiesta avanzata oggi dalle associazioni ambientaliste: “Come abbiamo già evidenziato nella nota del 10 c.m., l’architetto Fabio Lacinio, dirigente Settore Ambiente e Ecologia in rappresentanza dell’amministrazione comunale con l’assessore Chiantera e l’ing. Padula, espresse la necessità, condivisa dai presenti, di far precedere la conferenza decisoria da una istruttoria ove si potesse verificare l’accoglimento delle osservazioni avanzate e da quelle che sarebbero giunte entro il 10 agosto. Tutto ciò si può evincere dall’avvenuta registrazione strumentale della conferenza”, ricordano Italia Nostra, Wwf e Legambiente al presidente dell’Authority.

“Rileviamo, con sorpresa, che nel verbale inviato – prosegue la nota - viene esclusa non solo la presenza del dirigente sopra menzionato ma anche, e soprattutto, la richiesta espressa e il suo relativo accoglimento. E’ del tutto evidente che tale mancanza non fa corrispondere il verbale alla realtà dei fatti. Si richiede, quindi, il verbale integrale e l’applicazione di quanto deciso nella conferenza in oggetto”. In altre parole, viene denunciata una omissione palese che non può essere spiegata affatto con l’esistenza di un altro verbale di sintesi – quello trasmesso – perché ciò non è previsto e neppure consentito, né con una svista che taglia fuori dalla conferenza dei servizi del 27 luglio addirittura il rappresentante del Comune.

Di chi è la responsabilità dell’accaduto? L’intera conferenza dei servizi del 26 luglio era stata in sostanza un contenitore di critiche e contestazioni alla bozza predisposta dalla società Eidos Srl di Cavenago D’Adda. Saltare la seduta istruttoria prevista entro il 10 agosto per valutare le osservazioni, e cassare dal verbale la parte dove viene formulata tale istanza, è inaccettabile, sottolineano le associazioni. Tutta la parte sul rigassificatore fu oggetto di una richiesta di stralcio dalla bozza: “La Capitaneria di Porto ha fatto notare che lo studio riguardo modalità di ingresso e di uscita delle navi dal porto, velocità da osservare, impiego dei piloti, modalità di ingresso – ad esempio – delle gasiere, affronta, simula e risolve sulla carta questioni che rientrano interamente nelle competenze dell’autorità marittima, ma nessuno, nel tracciare la bozza del rapporto, ha consultato né il comandante né la sezione tecnica di Compamare Brindisi, che in materia di sicurezza portuale ha responsabilità e ruolo maggiori rispetto a quelli della stessa Autorità Portuale. Perciò, questione da rivedere” (da articolo su BrindisiReport.it del 26 luglio 2011).

E ancora: “Vigili del Fuoco e Arpa, poi hanno osservato che non si può considerare il problema della sicurezza solo dal punto di vista che concerne la navigazione e l’attracco delle navi, ma bisogna considerare anche tutta la gamma delle attività di trattamento dei materiali a rischio che avviene a terra, in banchina e nell’area di competenza dell’Autorità Portuale, come ad esempio le operazioni di scarico e carico di gas”.  Non c’era solo, comunque, la questione British Gas: “Quarto punto cruciale della prima seduta della conferenza dei servizi, con osservazione dei Vigili del Fuoco e dell’Arpa, principalmente, il fatto che due importanti terminalisti come Polimeri Europa (molo gasiere nel porto esterno) e Coperoil (punto di scarico e carico Gpl) ancora a Costa Morena, nei rispettivi piani di sicurezza non prevedano la possibilità di un effetto domino in caso di incidente grave – entrambe le aziende rientrano nella tabella di massimo rischio del ministero – solo perché tale ipotesi non è stata inclusa nei vecchi Nof loro rilasciati dal Comitato tecnico regionale” (sempre da articolo di BrindisiReport.it del 26 luglio scorso).

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