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Giovedì, 28 Marzo 2024
Ambiente

Torce petrolchimico, i delegati difendono l'azienda

BRINDISI – Sulle ultime due accensioni delle torce di emergenza del Petrolchimico consortile di Brindisi, la rappresentanza sindacale unitaria interna si è schierata ieri a difesa di Polimeri Europa tacciando di allarmismo chi da tempo sta mantenendo l’attenzione sul problema. E dimenticando forse che su questi avvenimenti, a partire da quelli del 2008, la procura di Brindisi ha una indagine in corso e dispone già di una relazione di un consulente tecnico di grande esperienza.

BRINDISI – Sulle ultime due accensioni delle torce di emergenza del Petrolchimico consortile di Brindisi, la rappresentanza sindacale unitaria interna si è schierata ieri a difesa di Polimeri Europa tacciando di allarmismo chi da tempo sta mantenendo l’attenzione sul problema. E dimenticando forse che su questi avvenimenti, a partire da quelli del 2008, la procura di Brindisi ha una indagine in corso e dispone già di una relazione di un consulente tecnico di grande esperienza. E che quindi ci sarà un giudizio terzo sulla vicenda. I casi più recenti risalgono al 29 gennaio e al 3 marzo, e sono stati anche monitorati dall’Arpa di Brindisi che non ha rilevato picchi di sostanze inquinanti poiché in entrambe le circostanze i venti (da sud-est e da nord-ovest) avevano comunque influenzato le eventuali ricadute sospingendole verso il mare.

Al centro del problema, conferma la stesa Rsu del Petrolchimico di Brindisi, c’è stato un malfunzionamento dell’impianto di cracking, come del resto riferisce la stessa Arpa, parlando di “due blocchi di compressori di processo (K-2001 il 29 gennaio e K-5001 il 3 febbraio) della Polimeri Europa di Brindisi che hanno comportato in entrambi i casi la fermata dell’impianto di cracking P1CR e la conseguente attivazione del sistema di emergenza della torcia RV101C”.

Polimeri Europa, dicono i delegati sindacali, il 4 febbraio ha convocato la Rsu per informare dettagliatamente dell’accaduto. “Alla riunione era presente il gruppo dirigente di sito e di sede. Nella disamina fatta –spiega una nota sindacale- circa gli ultimi avvenimenti si è ribadito che nella fermata generale effettuata a settembre 2009 sull’impianto P1CR, vi è stato un grosso investimento riguardo l’innovazione tecnologica con un leader del settore, la Siemens, che ha installato degli automatismi di ultima generazione per la marcia dei compressori di processo. Proprio su alcune schede di quest’ultimi si sono verificati dei disservizi con conseguente blocco dell’impianto”.

La Siemens, fa sapere la Rsu Petrolchimico, “ha immediatamente inviato dei suoi tecnici che cooperando con gli specialisti della Polimeri Europa, ha risolto in brevissimo tempo il guasto, riportando il tutto nelle normali condizioni di marcia. La sede è in contatto con la Siemens per ulteriori ragguagli sull’accaduto e nel frattempo la stessa società si è fatta carico di revisionare le attività già svolte in fermata”. E ciò dimostra, secondo la rappresentanza sindacale interna, che Polimeri Europa è un’azienda seria e interessata all’innovazione tecnologica degli impianti di Brindisi.

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