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Venerdì, 19 Aprile 2024
Ambiente Carovigno

Wwf e Consorzio diffidano la Provincia

CAROVIGNO - L'area marina protetta e le osai del Wwf di Torre Guaceto sono a rischio a causa degli scarichi delle acque reflue dell'Acquedotto Pugliese. La denuncia arriva dal Wwf, che ha diffidato la Provincia di Brindisi a rilasciare l’autorizzazione richiesta dall’Acquedotto Pugliese allo scarico delle acque reflue provenienti dal depuratore di Carovigno nel Canale Reale che sfocia in piena Area Marina Protetta di Torre Guaceto.

CAROVIGNO - L'area marina protetta e le osai del Wwf di Torre Guaceto sono a rischio a causa degli scarichi delle acque reflue dell'Acquedotto Pugliese. La denuncia arriva dal Wwf, che ha diffidato la Provincia di Brindisi a rilasciare l’autorizzazione richiesta dall’Acquedotto Pugliese allo scarico delle acque reflue provenienti dal depuratore di Carovigno nel Canale Reale che sfocia in piena Area Marina Protetta di Torre Guaceto.

"Lo scarico, di circa 10.000 m3 al giorno di acque reflue in zona A della Riserva e su cui lo stesso Consorzio di Gestione della Riserva ed il ministero dell'Ambiente - si legge in una nota a firma di Antonio De Feo, presidente del Wwf Puglia- hanno espresso parere negativo, rischia infatti di compromettere in maniera grave il delicato equilibrio ambientale del tratto di mare interessato ed in particolare del posidonieto, protetto dalle direttive comunitarie, con grave danno della fauna ittica che qui è particolarmente ricca".

Oltre al danno ecologico irreversibile lo scarico rischia di provocare quindi - segnala il Wwf - anche gravi danni economici agli operatori del settore della pesca ed a quelli del settore turistico a cominciare dai fornitori di servizi presenti nella riserva. Lo stato di inquinamento dell'area è stato rilevato e denunciato da Legambiente che, nel comunicare i dati del monitoraggio effettuato da Goletta Verde sullo stato dei mari e delle coste pugliesi, ha evidenziato 9 punti critici tra cui proprio la Foce del Canale Reale, risultata addirittura  fortemente inquinata, a tutto danno dell'Area marina protetta.

Dura anche la presa di posizione del Presidente WWF Italia, Stefano Leoni: “E’ inaudito - afferma -  che un’area naturalistica così importante  come quella di Torre Guaceto,  dichiarata zona di importanza internazionale nel 1981 sulla base della convenzione di Ramsar  ed attualmente individuata come Area Specialmente Protetta di Importanza Mediterranea (Aspim), possa essere minacciata da uno scarico di acque reflue che sicuramente peggiorerà lo stato delle acque in maniera grave, tanto più che esistono soluzioni alternative già prospettate alle amministrazioni".

Esplicita, di conseguenza, la richiesta: "Chiediamo perciò alla Provincia di Brindisi non solo di non rilasciare l’autorizzazione allo scarico ma, insieme agli altri enti competenti,  anche di  adottare misure urgenti per diminuire gli scarichi che attualmente già confluiscono nel Canale Reale e di procedere ad interventi di fitodepurazione così come   proposto nel Piano di Tutela delle Acque  della Regione Puglia”.

“Ciò si rende necessario - conclude Leoni - anche per non incorrere in sanzioni della Comunità Europea, che ha già aperto una procedura di infrazione per le fogne dei Comuni con più di 10 mila abitanti i cui scarichi finiscono in aree "sensibili"  tra  cui la riserva di Torre Guaceto”.

E sulla querelle si registra anche una nota del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto: “I dati pubblicati da Legambiente, nell’ambito della campagna Goletta Verde, sono, per il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, la conferma di un pericolo serio per la biodiversità dell’Area Marina Protetta di Torre Guaceto, già denunciato negli anni scorsi. L’attenzione del Consorzio di Gestione verso il Canale Reale è stata sempre molto alta, pur non avendo una competenza legislativa efficace sullo stesso, sia perché la totalità degli scarichi sono effettuati al di fuori dei confini amministrativi della Riserva Terrestre, sia perché la competenza della tutela delle risorse idriche ricade in capo alla Provincia, con tutti i poteri susseguenti di autorizzazioni degli scarichi e dei depuratori. Questo aspetto determina un’impossibilità di intervenire per migliorare la qualità delle acque del Canale e il compito del Consorzio può essere soltanto di monitorare in maniera costante le analisi effettuate dall’Arpa e di richiedere, laddove necessario, analisi supplementari in relazione ad aumenti di volumi d’acqua o immissioni sospette. Sono numerosi, infatti, gli episodi in cui il Soggetto Gestore ha segnalato alle autorità competenti possibili episodi di inquinamento nel Canale”.

Quindi, in riferimento alla diffida del Wwf nei confronti della Provincia, la posizione del Consorzio è esplicita: “La preoccupazione sugli impatti derivanti dal Canale Reale è ulteriormente aumentata in funzione del progetto dell’Acquedotto Pubblico Pugliese di realizzare lo scarico dei reflui depurati, provenienti dall’ Impianto di depurazione consortile di Carovigno, nel Canale Reale, per il quale l'AQP ha chiesto autorizzazione in data 18 febbraio 2011 alla Provincia di Brindisi. Il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto ha già espresso parere negativo alla Valutazione di Incidenza ambientale effettuata dalla Provincia di Brindisi (sia nel 2007 sia nel 2009), così come previsto dall'art. 5 del D.P.R. 357/1997, poiché in caso di prolungato malfunzionamento dell'impianto non sono state individuate soluzioni per la mitigazione di un eventuale impatto derivante da tale malfunzionamento. Tale parere negativo, però, non è stato preso assolutamente in considerazione dalle amministrazioni coinvolte”.

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