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Tra multe e Tarsu indiscriminata

BRINDISI – Parte il giro di vite della polizia municipale di Brindisi contro i furbetti che conferiscono i rifiuti in orari diversi da quelli stabiliti e fioccano le prime multe. Sono due i fortunati vincitori di una sanzione amministrativa da 25 euro a testa comminata in mattinata dai vigili inviati a caccia di trasgressori dal comandante Teodoro Nigro, “pizzicati” mondezza alla mano nei quartieri Casale e Paradiso.

BRINDISI – Parte il giro di vite della polizia municipale di Brindisi contro i furbetti che conferiscono i rifiuti in orari diversi da quelli stabiliti e fioccano le prime multe. Sono due i fortunati vincitori di una sanzione amministrativa da 25 euro a testa comminata in mattinata dai vigili inviati a caccia di trasgressori dal comandante Teodoro Nigro, “pizzicati” mondezza alla mano nei quartieri Casale e Paradiso.

Ma mentre si inasprisce la pressione sui cittadini e si dichiara guerra agli evasori c'è chi pur dovendo pagare una tassa sui rifiuti ridotta, perchè rientra nelle cosiddette zone “non servite” è costretto a pagare il 100% della Tarsu quando dovrebbe invece corrispondere il 30% del tributo. A sollevare il problema, che riguarda centinaia di cittadini abitanti le contrade Betlemme, Giancola, Apani, Gianbattista, Schiavone, Palmarini, Sbitri e Muscia, il consigliere del Pd Enzo Albano che chiede al Comune di fare chiarezza sugli avvisi di pagamento della Tarsu recapitati senza alcuna riduzione, nonostante che per molti cittadini nulla sia cambiato rispetto agli anni precedenti, e propone una moratoria per i contribuenti che in attesa di informazioni precise stanno temporeggiando nei pagamenti.

“Il regalo di una consigliatura – dice Albano -, che ormai si trascina stancamente verso la sua conclusione, l’hanno ricevuto in questi giorni tutti i cittadini che vivono nelle contrade del nostro territorio non servite dalla raccolta dei rifiuti solidi urbani, con l’aumento dell’importo della Tarsu, avendo l’amministrazione deciso di non applicare la riduzione prevista dal nostro regolamento. Naturalmente senza informare preventivamente i cittadini interessati, anche per mezzo di manifesti da affiggere nelle zone interessate. Come sarebbe normale e come si fa regolarmente in tutte le città italiane. Nessuno, nel frattempo, sembra volersi assumere la responsabilità di chiarire la vicenda con la conseguenza, che centinaia di cittadini giornalmente sono stati e vengono tutt’ora rimpallati dagli uffici della Soget, a quelli comunali dei settori tributi ed igiene urbana”.

La vicenda, per quanto paradossale, sembrerebbe abbastanza semplice nella sua interpretazione ed applicazione. “Il nostro regolamento sulla riscossione della Tarsu – prosegue il rappresentante del Pd - prevede che, nelle zone non servite nelle quali non è effettuato il servizio di raccolta, la tariffa è dovuta nella misura del 30%, se la distanza dal più vicino cassonetto è superiore a 300 metri. Eppure in questi giorni a tutti gli abitanti delle contrade Betlemme, Giancola, Apani, Gianbattista, Schiavone, Palmarini, Sbitri e Muscia sono stati recapitati gli avvisi di pagamento della Tarsu senza alcuna riduzione, nonostante che per molti di loro nulla sia cambiato rispetto agli anni precedenti. Alcuni di loro hanno addirittura fatto presente, che la distanza della loro abitazione dal più vicino cassonetto è superiore al chilometro. Il Settore ecologia, pressato dalle proteste di coloro che reclamavano l’iniquità della tassazione, ha incaricato la Monteco di verificare la presenza in loco dei cassonetti. Naturalmente, tutto rinviato alle risultanze degli accertamenti, che sarebbe stato necessario effettuare preventivamente e con il personale degli uffici comunali, considerate anche le ultime dichiarazioni della Monteco, relative al lavaggio giornaliero delle strade del centro urbano”.

Intanto che devono fare questi cittadini? “Devono pagare più del dovuto – conclude Albano -, anche se il servizio di raccolta rifiuti è quasi del tutto inesistente nelle loro zona. Abbiamo notizia che la gran parte di loro, nell’incertezza, non hanno ancora effettuato il versamento, in attesa delle determinazioni della amministrazione comunale. E’ comunque necessario mettere fine al disagio ed al pellegrinaggio da un ufficio all’altro. Emettere finalmente un comunicato per informarli, per dire loro come si devono comportare. Per chiedo al sindaco se è sua intenzione intervenire per chiarire la situazione, ma, nel contempo, accordare una moratoria, per l’applicazione della sanzione e degli interessi del ritardo maturato nei versamenti, che non è da attribuire certamente alla responsabilità di quei cittadini”.

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