rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Ambiente Cisternino

Vandana Shiva, l'acqua, la Puglia e il mondo

CISTERNINO - E’ l’icona della emancipazione femminile costruita, brano a brano, sulla scorta dell’impegno politico e sociale, dello studio, della determinazione ostinata nella ricerca dei percorsi utili a costruire un altro mondo, migliore e possibile. A partire dalla emancipazione dei tre quarti di mondo vittime della povertà, ostaggio della globalizzazione e del debito – a strozzo – contratto con i padroni della terra. E’ l’icona della libertà invocata e costruita sul rispetto dell’ambiente e di tutte le forme di vita. Nel rispetto di nostra madre Terra. E trasvolerà l’oceano, per l’ennesima volta in una vita sola, per parlare di “Acqua e vita” al Festival dei sensi, di scena dal 20 al 22 agosto in Valle d’Itria, fra Martina Franca, Cisternino e Locorotondo.

CISTERNINO - E’ l’icona della emancipazione femminile costruita, brano a brano, sulla scorta dell’impegno politico e sociale, dello studio, della determinazione ostinata nella ricerca dei percorsi utili a costruire un altro mondo, migliore e possibile. A partire dalla emancipazione dei tre quarti di mondo vittime della povertà, ostaggio della globalizzazione e del debito – a strozzo – contratto con i padroni della terra. E’ l’icona della libertà invocata e costruita sul rispetto dell’ambiente e di tutte le forme di vita. Nel rispetto di nostra madre Terra. E trasvolerà l’oceano, per l’ennesima volta in una vita sola, per parlare di “Acqua e vita” al Festival dei sensi, di scena dal 20 al 22 agosto in Valle d’Itria, fra Martina Franca, Cisternino e Locorotondo.

La scienziata e attivista indiana, che nel 1993 ha ricevuto il “Right Livelihood Award (Premio al corretto sostentamento, ndr), assegnato alle personalità che si sono distinte per lo sforzo di immaginare una società migliore e una economia più giusta, è Vandana Shiva e sarà a Cisternino, nella masseria Montereale, domenica 22 agosto. Appuntamento notturno, ore 24 in punto. Così ha pensato e voluto l’ideatrice del Festival dei sensi, Milly Semeraro, che ha voluto per Vandana Shiva la cornice e l’appuntamento fra i più suggestivi offerti dalla terra ospite, la Valle d’Itria.

Considerata la più autorevole teorica dell’ecologia sociale, e nota in tutto il mondo per il carisma e la chiarezza delle sue posizioni in tema di globalizzazione, Ogm, biodiversità, colture intensive, desertificazione, e di ciò che lei chiama “la democrazia della terra”, Shiva affronterà un tema di calda attualità, in una nazione come l’Italia prossima a cedere il bene prezioso dell’acqua alle fauci onnivore della privatizzazione. A meno che il numero delle firme raccolte a tempo di record, contro la scelta governativa, non culmini in un referendum dall’esito del tutto contrario. Come negli auspici dei comitati “Acqua bene comune”, proliferati da un capo all’altro della penisola.

Vandana Shiva spiegherà non solo e non tanto perché la privatizzazione dell’acqua è un delitto contro la morale, “contro Dio” dice il presidente Nichi Vendola in linea con padre Alex Zanotelli, ma anche perché l’operazione è operazione del tutto antieconomica. “L’acqua ha sempre rappresentato un elemento fondante nella prosperità materiale e culturale di tutte le civiltà – ha scritto Vandana Shiva - Dehra Dun - la sua crisi è la più pervasiva e al tempo stesso la più invisibile dimensione della devastazione ecologica del pianeta. Ho visto di persona la mia terra, che era ricca di acqua, inaridirsi: dietro alla scarsità di acqua c’è sempre una storia di avidità, di tecnologie senza scrupoli, di sfruttamento della natura. Più di qualsiasi altra risorsa, l’acqua necessita di una gestione collettiva e deve rimanere un bene pubblico. La democrazia dell’acqua è fondamentale al fine di  garantirne il diritto a tutti i cittadini”.

L’appuntamento notturno nella masseria Montereale è dunque una occasione offerta dal Festival dei Sensi per l’esercizio, essenziale, della democrazia. Almeno un boccone.

Biografia

Fisica quantistica ed economista, dirige il Centro per la Scienza, Tecnologia e Politica delle Risorse Naturali di Dehra Dun in India. È considerata la teorica più nota di una nuova scienza: l'ecologia sociale. Vandana Shiva è nata nel 1952 a Dehra Dun, nell'India del nord, da una famiglia progressista. Ha studiato nelle università inglesi e americane laureandosi in fisica. Tornata a casa dopo aver terminato gli studi, rimase traumatizzata rivedendo l'Himalaya: aveva lasciato una montagna verde e ricca d'acqua con gente felice, poi era arrivato il cosiddetto "aiuto" della Banca Mondiale con il progetto della costruzione di una grande diga e quella parte dell'Himalaya era diventato un groviglio di strade e di slum, di miseria, di polvere e smog, con gente impoverita non solo materialmente.

Decise così di abbandonare la fisica nucleare e di dedicarsi all'ecologia. Nel 1982 ha fondato nella sua città natale il Centro per la Scienza, Tecnologia e Politica delle Risorse Naturali, un istituto indipendente di ricerca che affronta i più significativi problemi dell'ecologia sociale dei nostri tempi, in stretta collaborazione con le comunità locali e i movimenti sociali. Vandana Shiva fa parte dell'esteso movimento di donne che in Asia, Africa e America Latina critica le politiche di aiuto allo sviluppo attuate dagli organismi internazionali e indica nuove vie alla crescita economica rispettose della cultura delle comunità locali, che rivendicano il valore di modelli di vita diversi dall'economia di mercato. L'incontro con le donne del movimento "Cipko", che abbracciano i tronchi che i tagliatori stanno per abbattere nelle foreste dell'Himalaya, ha permesso a Vandana Shiva di ampliare la comprensione di nessi tra ecologia e femminismo.  (da Erewhon)

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vandana Shiva, l'acqua, la Puglia e il mondo

BrindisiReport è in caricamento