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Via all'operazione Cisternino pulita

CISTERNINO - Stamane, Donato Baccaro, sindaco di Cisternino, ha incaricato la polizia municipale, di dar vita all’ operazione “Cisternino Pulita”.

CISTERNINO - Stamane, Donato Baccaro, sindaco di Cisternino, ha incaricato la polizia municipale, sotto la guida del comandate maggiore Antonio Modugno, di dar vita all’ operazione “Cisternino Pulita”. Si tratta di una pulizia straordinaria delle principali strade d’accesso al paese.

L’ opera di pulizia ha come obbiettivo quello di bonificare l’ambiente. Nella fattispecie gli operatori ecologici della ditta incaricata e alcuni operatori appartenenti all’Ufficio tecnico comunale si sono prodigati nella pulizia delle principali strade di accesso a Cisternino (provinciale 9 Cisternino-Fasano e provinciale 13 Cisternino-Martina) quindi strade al limite delle provincie di Bari, Brindisi e Taranto in direzione di Martina Franca e Fasano-Speziale-Montalbano.

Inoltre, in contemporanea, un’accurata perlustrazione ha posto sotto i riflettori la presenza di manufatti ricoperti da Eternit in tre siti. Così sono state immediatamente disposte le complesse operazioni di polizia ambientale allo scopo di individuare i responsabili e successivamente procedere alle delicate procedure di smaltimento in sicurezza dell’Eternit.

Come ormai noto, soprattutto in seguito alla sentenza comminata dal tribunale di Torino, la quale condanna a pene severe i vertici della società che dal 1905 ha prodotto in Italia il fibrocemento, noto a tutti col nome di Eternit, l’ amianto crea pericoli derivanti dalle dimensioni estremamente piccole delle sue fibre, che se vengono respirate si insediano negli alveoli polmonari, dove danno origine a gravi patologie, a partire dall’asbestosi, fino ad arrivare a patologie tumorali come il mesotelioma pleurico e il carcinoma polmonare.

A premura di ciò sembra necessario, dopo aver informato del ritrovamento l’assessore all’Ambiente, Piero Gentile, e il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale, Angela Bomba, allertare anche l’autorità sanitaria e l’autorità giudiziaria competente nella figura del procuratore della Repubblica, Marco Dinapoli.

L’operazione non terminerà, ma continuerà scrupolosamente al fine di tutelare la salute, di preservare l’ ambiente e la cittadina che rappresenta il fiore all’ occhiello della Valle d’ Itria.

 

 

 

 

 

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