rotate-mobile
Speciale Ostuni

Assi, Tomaselli si sfoga e annuncia: “Dimissioni irrevocabili, serve una scossa”

OSTUNI – Ieri sera ha guidato l’ultimo Consiglio di amministrazione della sua gestione. E all’indomani, nel corso di una conferenza stampa presso il Palazzetto dello Sport di Ostuni, ha reso pubbliche, dopo averle formalizzate in società, le sue dimissioni: “Irrevocabili e presentate oggi - precisa il senatore Salvatore Tomaselli - per consentire al Cda di valutare entro il 24 giugno prossimo le condizioni per la candidatura a un eventuale ripescaggio in Legadue”.

OSTUNI – Ieri sera ha guidato l’ultimo Consiglio di amministrazione della sua gestione. E all’indomani, nel corso di una conferenza stampa presso il Palazzetto dello Sport di Ostuni, ha reso pubbliche, dopo averle formalizzate in società, le sue dimissioni: “Irrevocabili e presentate oggi - precisa il senatore Salvatore Tomaselli - per consentire al Cda di valutare entro il 24 giugno prossimo le condizioni per la candidatura a un eventuale ripescaggio in Legadue”.

Tomaselli, dunque, si fa da parte, lascia la presidenza dell’Assi, chiudendo di fatto per il basket gialloblu un altro capitolo importante. L’ultimo anello della fine di un ciclo, già ampiamente sancita nei giorni scorsi con l’addio, dopo sette stagioni, di coach Giovanni Putignano. E’ vero, occorre guardare avanti. Finito un ciclo bisogna costruirne un altro. Ed il primo a sottolinearlo è lo stesso presidente uscente. Ma nel giorno dei saluti e dei ringraziamenti, è lo sfogo tra le righe, soprattutto, a tenere banco.

“In questi due anni - ha sbottato Tomaselli - abbiamo conseguito risultati storici a fronte di sacrifici immani, compiuti con passione e disinteresse. Non mi aspetto un grazie, ma altri a questo punto si facciano avanti. Da due anni l’Assi non beneficia di un primo sponsor. Questo non è concepibile in un campionato così impegnativo (dal prossimo anno si chiamerà LegaTre). Competere a questi livelli senza le risorse necessarie, non è più fattibile. Almeno per noi”.

Quindi l’appello: “La città, la sua classe imprenditoriale, ha bisogno di una scossa. Una risorsa preziosa per l’immagine della Città bianca, come lo è oggi l’Assi basket Ostuni, non si può reggere sulle spalle e sull’impegno di pochi. Occorrono nuove energie, ulteriori risorse. Forze che pure sono presenti in questa città e che sino ad oggi si sono tirate indietro, confidando evidentemente sull’inesauribilità di quanti, come il sottoscritto ed altri amici, questa straordinaria avventura l’hanno intrapresa per passione ma anche mossi dall’amore nei confronti di questa città. Personalmente ho avvertito in tutti questi anni l'esigenza di offrire un impegno e un contributo importante per la crescita e lo sviluppo sociale della nostra comunità, ritenendo il basket uno straordinario veicolo di promozione per il territorio. Ma adesso è venuto il momento di lasciare ad altri onori ed oneri”.

Un grido di dolore, ma anche un messaggio ben preciso: “Credo che in città almeno quattro o cinque realtà imprenditoriali siano nelle condizioni di offrire il loro contributo, se soltanto volessero. Così pure mi sarei aspettato dalla Bcc un sostegno degno della valenza di una banca che sul territorio ha radici profonde. Mi auguro che il mio passo indietro, possa essere da sprono a tanti, per farsi avanti”.

Così parlò il senatore, nel giorno del passo indietro: “Lascio la presidenza ma resto nella società, per continuare a dare il mio personale contributo”. I ringraziamenti, a timbro del congedo: al coach, al capitano Mimmo Morena, a Antonello Ruggero.

A dirigenti e staff. Parole di ringraziamento Tomaselli le rivolge anche al sindaco: “E’ il primo tifoso di questa squadra e gli riconosco il grande impegno profuso”. Ma pungolato dalla stampa, Tomaselli avrebbe un’idea da suggerire all’Amministrazione comunale, sul fronte degli investimenti: “Destinare risorse in più al basket, in quanto strumento di promozione turistica, sacrificando qualche inutile sagra”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Assi, Tomaselli si sfoga e annuncia: “Dimissioni irrevocabili, serve una scossa”

BrindisiReport è in caricamento