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Ceglie, il mistero dei tumori raddoppiati

CEGLIE MESSAPICA – Se a Torchiarolo sarebbero i camini a creare inquinamento e morti per tumore, qual è il mistero di Ceglie, dove si continuano a registrare statistiche preoccupanti di decessi? La tavola rotonda organizzata per questa sera alle 19 presso il salone parrocchiale Maria Immacolata cercherà di fornire qualche risposta al mistero svelato dai dati dell’Arpa.

CEGLIE MESSAPICA – Se a Torchiarolo sarebbero i camini a creare inquinamento e morti per tumore, qual è il mistero di Ceglie, dove si continuano a registrare statistiche preoccupanti di decessi? La tavola rotonda dal tema "Ambiente, salute, territorio”, organizzata per questa sera alle 19 presso il salone parrocchiale Maria Immacolata, cercherà di fornire qualche risposta al mistero svelato dai dati dell’Arpa. Discuteranno dell’argomento il dottor Domenico Galetta, dirigente medico oncologo, la dottoressa Anna Maria D’Agnano, direttore Arpa-Dap Brindisi, e don Giacomo Lombardi, direttore ufficio catechistico diocesano.

L’iniziativa, organizzata dall’Azione cattolica parrocchiale presieduta da Corradino De Pascalis, cercherà di fare luce sui numeri preoccupanti svelati negli anni scorsi, che sottolineano come nel ventennio 1981-2001 si sono registrati 28 decessi nelle donne per tumore di trachea, bronchi e polmone, con un rapporto standardizzato di mortalità pari a 222,2, cioè 2,2 volte il dato atteso. In altri termini, stando alla media regionale, ci si sarebbero aspettati 13 casi nello stesso periodo. Perché sono stati più del doppio? E per quale motivo le patologie colpiscono più le donne degli uomini?

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