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Cellino senza calcio, Maci attacca

CELLINO SAN MARCO - «Il Comune si assuma le sue responsabilità per la mancata iscrizione del Cellino calcio al campionato di Promozione». È amareggiato Angelo Maci, storico sponsor con Cantine Due Palme della squadra di calcio locale, nel leggere attraverso gli organi di informazione come i rappresentanti delle istituzioni locali si stiano defilando dalle gravi responsabilità amministrative e dalla cattiva gestione di una vicenda ai più assolutamente chiara.

CELLINO SAN MARCO - «Il Comune si assuma le sue responsabilità per la mancata iscrizione del Cellino calcio al campionato di Promozione». È amareggiato Angelo Maci, storico sponsor con Cantine Due Palme della squadra di calcio locale, nel leggere attraverso gli organi di informazione come i rappresentanti delle istituzioni locali si stiano defilando dalle gravi responsabilità amministrative e dalla cattiva gestione di una vicenda ai più assolutamente chiara.

«Il Comune deve rispondere alla cittadinanza dei gravi ritardi nell'avvio dei lavori - iniziati casualmente a soli quattro giorni dalla scadenza utile per l'iscrizione al campionato - richiesti a seguito del sopralluogo della commissione Impianti sportivi della Figc Puglia» spiega il presidente di Cantine Due Palme. Erano a carico dell'amministrazione comunale, infatti, l'adeguamento dello stadio, dalla recinzione al terreno di gioco da mettere a norma secondo i criteri previsti dal campionato di Promozione, fino alla realizzazione degli spogliatoi per la terna arbitrale. La mancata consegna di questi lavori avrebbe determinato l'impossibilità di usare lo stadio di Cellino e la necessità di trasferire allenamenti e incontri sportivi in stadi di comuni anche non proprio limitrofi con un disagio alla società, ma soprattutto ai tifosi.

«Sono tre anni che la Due Palme investe nel calcio perchè siamo crediamo nel valore sociale che ricopre lo sport in una comunità. Proprio per questo avevo garantito personalmente - continua Maci - ad esponenti dell'amministrazione comunale la volontà di continuare ad essere un supporto per la squadra diventandone main sponsor e gli impegni mantenuti sino ad oggi erano la garanzia dell'attaccamento ai colori del Cellino calcio, ma i ritardi del Comune hanno messo in crisi un sistema di rapporti che per noi devono essere fondati sulla correttezza e sulla trasparenza».

Nelle ultime settimane la società del Cellino aveva anche scritto al Comune comunicando che, nel caso in cui l'Ente non si fosse preoccupato di realizzare quanto richiesto dalla Figc Puglia, avrebbe rimesso il titolo sportivo nelle mani del sindaco. Questo a significare come sindaco e assessore allo Sport erano assolutamente a conoscenza della gravità della situazione ed erano consapevoli del fatto che in caso di loro inadempienze avrebbero potuto disporre del titolo sportivo e iscrivere sotto la loro responsabilità il Cellino calcio al nuovo campionato.

Oggi è il tempo di ripristinare la verità nel pieno rispetto di chi per anni si è accollato i costi di un'attività sportiva nella quale la pubblica amministrazione ha fatto sentire la sua assenza totale, fino a non assumersi le gravi responsabilità che oggi, a fronte della forte volontà degli imprenditori di continuare a investire nello sport, hanno messo la parola fine a un sogno calcistico che nei ritardi e nelle omissioni dell'amministrazione comunale deve intravedere il solo responsabile.

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