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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Enerambiente: il sindaco garante del servizio e del futuro dei lavoratori

OSTUNI - Raccolta rifiuti: scongiurata l’emergenza. I lavoratori, licenziati, proseguono ugualmente nei loro compiti, in regime di autogestione e con al fianco il Comune. Il sindaco della Città bianca, Domenico Tanzarella, in questa fase è il garante numero uno sia rispetto alla gestione del servizio sia per quanto attiene il futuro del personale. E proprio a tutela dei dipendenti di Enerambiente, ai quali la società ha comunicato ieri il licenziamento in tronco, il Comune ha già predisposto in bilancio un fondo cassa, per il Tfr e gli stipendi. Tutte somme che, aggiunte a quelle che il Comune si è già accollato negli ultimi 8 mesi per quanto attiene la gestione del servizio (stipendi, carburante, pagamento fornitori), dovranno essere detratte dal vantato credito della società nei confronti della Pubblica amministrazione locale, che ammonterebbe a 3 milioni di euro. A conti fatti, dunque, sarebbero non più di 400 mila euro (e forse anche meno) i soldi che Enerambiente avanzerebbe e che il Comune sarebbe pronto a versare nelle casse della società, a fronte della presentazione da parte della stessa del Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva).

OSTUNI - Raccolta rifiuti: scongiurata l’emergenza. I lavoratori, licenziati, proseguono ugualmente nei loro compiti, in regime di autogestione e con al fianco il Comune. Il sindaco della Città bianca, Domenico Tanzarella, in questa fase è il garante numero uno sia rispetto alla gestione del servizio sia per quanto attiene il futuro del personale. E proprio a tutela dei dipendenti di Enerambiente, ai quali la società ha comunicato ieri il licenziamento in tronco, il Comune ha già predisposto in bilancio un fondo cassa, per il Tfr e gli stipendi. Tutte somme che, aggiunte a quelle che il Comune si è già accollato negli ultimi 8 mesi per quanto attiene la gestione del servizio (stipendi, carburante, pagamento fornitori), dovranno essere detratte dal vantato credito della società nei confronti della Pubblica amministrazione locale, che ammonterebbe a 3 milioni di euro. A conti fatti, dunque, sarebbero non più di 400 mila euro (e forse anche meno) i soldi che Enerambiente avanzerebbe e che il Comune sarebbe pronto a versare nelle casse della società, a fronte della presentazione da parte della stessa del Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva).

Questo, in sintesi, il senso di un contenzioso che alla luce della nuova prova di forza dei vertici di Enerambiente rischia però di scivolare anche sul terreno penale, visto che il Comune non ha gradito per nulla il tono e le modalità con cui l’imprenditore veneziano Stefano Gavioli (liquidatore Enerambiente) ha preannunciato nei giorni scorsi la sospensione della copertura assicurativa del parco automezzi. La lettera incriminata: “Atteso che il Comune di Ostuni non ha provveduto a pagare il nostro rilevante credito per i servizi di Igiene ambientale fin qui resi, comunichiamo che abbiamo dato disposizione alle compagnie di assicurazione, tramite il nostro broker, di sospendere la copertura di tutti i mezzi di Enerambiente utilizzati per il servizio presso il Comune di Ostuni, a decorrere dalle ore 24 del 15 maggio 2011. Diffidiamo chiunque – concludeva la nota – dall’utilizzare tali mezzi dal giorno ed ora sopraindicati, in quanto sprovvisti di copertura assicurativa. Provvederemo ad attivare la copertura solo dopo l’integrale pagamento del nostro credito”.

Missiva anticipata, peraltro, da una informale richiesta di copertura del credito, alla quale, come già sottolineato, il Comune aveva replicato manifestando la propria disponibilità, purché appunto la società avesse prodotto il Durc.

Il capitolo Enerambiente (ex Slia), dunque, non poteva chiudersi, in modo peggiore, in attesa del nuovo gestore. Nell’autunno scorso, il primo strappo, con la società decisa a rivendicare l’aggiornamento del canone ed i relativi crediti maturati in regime di proroga. Al culmine di una lunga e approfondita discussione, incentrata sugli aspetti tecnici e giuridici, i vertici dell’impresa appaltatrice del Servizio di Igiene Urbana e il Comune raggiunsero l’intesa, condividendo una revisione del canone (fermo al 2006) secondo i principi e i parametri stabiliti nel contratto originario.

L’aggiornamento, chiesto da Enerambiente, avrebbe dovuto comportare l’esborso da parte dell’ente locale di ulteriori 60.000 euro al mese, frutto del canone revisionato all’ottobre 2010. Richiesta giudicata equa dal Comune, che per otto mesi e fino ad oggi si è fatta carico dei costi del servizio. Attesa, intanto, per conoscere il nome delle ditte aderenti al nuovo bando di gara. Scadono domani i termini di presentazione delle offerte, fissati in un primo momento al 29 aprile, e poi prorogati al 19 maggio, per consentire agli Uffici comunali di fornire ai potenziali partecipanti, la risposta ai numerosi quesiti dagli stessi formulati.

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